<<Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe>>.
Gesù sapeva fin dall’inizio che il passaggio della buona novella cristiana sarebbe stato lo stesso passaggio di un agnello che sfila davanti a dei lupi. La faccenda è sempre altamente pericolosa perché le logiche del mondo, e del suo principe sono radicalmente diverse da quelle che ci insegna Cristo. E chi vive secondo Cristo con la sua stessa vita diventa un ostacolo a chi usa la mentalità del mondo.
È lo stesso effetto che produce un uomo onesto in un posto di lavoro dove tutti sono corrotti. Lo stesso effetto di un medico coscienzioso che lavora in un ospedale dove tutti vogliono solo finire le ore per andarsene a casa. Lo stesso effetto di un giudice che vuole fare giustizia mentre gli altri preferiscono il quieto vivere se non peggio la collusione con chi ruba.
Essere e vivere così diversamente è come provocare i lupi. Per questo molti vengono sbranati, anche se non finiranno mai su un altare, o su un giornale. Il cristianesimo non è così sprovveduto da non sapere quanto possa essere controcorrente l’ideale evangelico, per questo non basta essere agnelli, o colombe, ma bisogna avere anche la prudenza dei serpenti. cosa significa tutto questo? Significa che non basta essere segno di contraddizione, ma bisogna intelligentemente aiutare gli altri a non sentirsi solo sbagliati nel vivere così, ma a far venir loro voglia di cambiamento, di rivoluzione, di capovolgimento. Funziona sempre? Il numero dei martiri ci dice che c’è ancora molto da fare, ma non dobbiamo scoraggiarci.
<<Il fratello darà a morte il fratello e il padre il figlio, e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato>>. Dio non spreca nulla, specialmente il sacrificio di chi ci ha creduto davvero e per questo la sua testimonianza non può essere cancellata con facilità.
Qui puoi continuare a leggere altri commenti al Vangelo del giorno.
Non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 10, 16-23
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.
Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato.
Quando sarete perseguitati in una città, fuggite in un’altra; in verità io vi dico: non avrete finito di percorrere le città d’Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo».
Parola del Signore.