don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo di oggi, 12 Giugno 2019 – Mt 5, 17-19

“Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento”. La precisazione di Gesù nel vangelo di oggi ci serve per un duplice motivo.

Il primo è quello di accettare che molto spesso una fede o una vita vissuta solo negli schemi e nelle regole alla fine ci soffoca, ci opprime, ci toglie il significato delle cose. Questo è il motivo per cui la gente quando incontra Cristo non ha l’impressione di incontrare un altro schema che ingabbia la vita, ma qualcuno disposto ad amarci in quello che stiamo vivendo.

C’è come un senso di profonda liberazione quando nella parte più profonda di noi sperimentiamo non una morale ma un amore che viene da Cristo. La  tentazione però è quella di credere che Gesù con questo Suo amore sia venuto a togliere tutto ciò che è Legge e Profeti.

 La verità invece è un’altra. Proprio perché Gesù è venuto a ricordarci perché la Legge e i Profeti valgono la pena, allora ha operato in noi anche una immensa liberazione. Ciò che ci distrugge è perdere di vista il motivo per cui dobbiamo vivere.

Quando si perde il motivo si vive solo per senso di dovere. Ma vivere per il sacrifico del dovere ci rende infelici. Ed è drammatico sperimentare infelicità facendo esattamente la cosa giusta. Gesù ci ricorda che non dobbiamo vivere per senso del dovere, ma per amore. E tu vivi per amore solo se non perdi di vista il motivo. Incontrare Gesù significa incontrare chi ci ricorda costantemente il motivo della nostra vita e per questo ci spinge sempre a vivere per amore e a sperimentare una vita piena e non più oppressa.

Solo da questa prospettiva si comprendono fino i fondi le parole di Gesù che precisano in maniera chiara una cosa che non dobbiamo mai dimenticare: “Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli”.

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Non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5, 17-19


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.
In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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