<<Gesรน disse loro: “Il Figlio dellโuomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerร ”. Ed essi furono molto rattristatiยป, Quanta delusione c’รจ normalmente quando Gesรน ci ricorda che la via della Pasqua passa inevitabilmente attraverso il Venerdรฌ santo. Vorremmo sempre trovare modi per saltare la croce, ma essa รจ la strada che Cristo ha scelto per salvarci. Abbracciare la croce รจ il modo ordinario attraverso cui il mondo si salva. Chi scopre questo, comprende la logica di Gesรน.
Ma il Vangelo di oggi ci dice anche altro raccontandoci di una diatriba venutasi a creare sulla questione delle tasse. โIl vostro maestro non paga la tassa per il tempio?” Rispose: Sรฌโ. Mentre entrava in casa, Gesรน lo prevenne dicendo: “Che cosa ti pare, Simone? I re di questa terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli altri?”. Rispose: ‘(Dagli estranei)’. E Gesรน: “Quindi i figli sono esenti. Ma perchรฉ non si scandalizzino, va) al mare, getta l’amo e il primo pesce che viene prendilo, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d’argento.
Prendila e consegnala a loro per me e per teโ ร un po’ come se Gesรน avesse preso la palla al balzo per ricordarci una veritร che non dobbiamo mai dimenticare: essere figli non comporta il pagamento di nessuna tassa. Cioรจ l’amore non deve essere comprato o meritato. Se c’รจ allora รจ gratuito, non ha bisogno di tasse. Chi vive pensando di doversi meritare l’amore di Dio, l’amore degli altri, l’amore in generale allora vive sempre come uno schiavo. E purtroppo dentro ognuno di noi c’รจ questa concezione sbagliata dell’amore.
Gesรน รจ venuto a scardinare esattamente questo tipo di meccanismi. E il fatto che il vangelo racconti questo semplicemente per dirci che Lui non dovrebbe pagare perchรฉ figlio di Dio, non ci dice solo qualcosa di Gesรน, ma anche qualcosa di noi che siamo diventati attraverso di Lui, secondo la felice espressione di San Paolo, “figli nel Figlioโ
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lo uccideranno, ma risorgerร . i figli sono liberi dal tributo.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 17, 22-27
In quel giorno, mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesรน disse loro: ยซIl Figlio dellโuomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerร ยป. Ed essi furono molto rattristati.
Quando furono giunti a Cafร rnao, quelli che riscuotevano la tassa per il tempio si avvicinarono a Pietro e gli dissero: ยซIl vostro maestro non paga la tassa?ยป. Rispose: ยซSรฌยป.
Mentre entrava in casa, Gesรน lo prevenne dicendo: ยซChe cosa ti pare, Simone? I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli estranei?ยป. Rispose: ยซDagli estraneiยป.
E Gesรน replicรฒ: ยซQuindi i figli sono liberi. Ma, per evitare di scandalizzarli, vaโ al mare, getta lโamo e prendi il primo pesce che viene su, aprigli la bocca e vi troverai una moneta dโargento. Prendila e consegnala loro per me e per teยป.
Parola del Signore.