don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo di oggi, 11 Ottobre 2022

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“Un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola”.

Credo che anche solo questa annotazione meriti tutta la nostra attenzione. La cattedra che Gesù usa per parlare con le persone è quella della tavola. Non a caso qualcuno mormorava di lui dicendo che “era un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori”.

Ma la tavola dell’uomo di oggi è quella di un fariseo, non di un pubblicano. Ciò che per Gesù conta è l’uomo e non l’etichetta che si porta addosso. Ciò che gli sta a cuore è raggiungere le persone lì dove sono, nella loro familiarità, nella loro casa, lì dove la loro vita dovrebbe essere più autentica.

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Ma il vangelo prosegue dicendo che “Il fariseo si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo. Allora il Signore gli disse: “Voi farisei purificate l’esterno della coppa e del piatto, ma il vostro interno è pieno di rapina e di iniquità. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Piuttosto date in elemosina quel che c’è dentro, ed ecco, tutto per voi sarà mondo.”.

In realtà ci sarebbe ben poco da aggiungere a quello che ha già detto efficacemente Gesù. Anche noi siamo ostaggi delle logiche dell’esterno, dell’apparire e quasi mai ci accorgiamo che certe macchie che si vedono da fuori vanno pulite da dentro, esattamente come accade ad alcuni bicchieri che nonostante li si lucidi esternamente hanno bisogno di essere lucidati soprattutto all’interno.

È un po’ come dire che tanti problemi che abbiamo apparentemente, in realtà si risolverebbero se prendessimo sul serio la nostra interiorità. Riusciremmo certamente a smacchiare tante paure, insicurezze, egoismi, ferite, se solo usassimo l’accortezza di affrontare tutto questo innanzitutto dentro di noi.

Gesù ci indica una via per fare questo: “Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro”. Cioè solo quando iniziamo seriamente ad amare allora iniziamo davvero a guarire, e a ripulirci. È l’esodo dell’amore che ci tira fuori.

Fonte: nellaparola.it

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La scena descritta dal Vangelo di oggi è di grande intensità. Gesù accetta di andare a pranzo a casa di un fariseo, e già questo dettaglio dovrebbe sgomberare ogni pregiudizio rispetto alle scelte che Gesù fa. Egli non ama solo i pubblicani, ma dedica del tempo e dell’amicizia anche ai farisei. Il problema però è che se il tema dei pubblicani è il ravvedersi dal peccato, il tema con i farisei è ravvedersi dall’ipocrisia del sentirsi giusti.

Infatti ciò che Gesù cerca continuamente di portare alla luce è l’eccessiva attenzione che essi riservano per l’esterno, per l’apparenza, senza curarsi davvero delle intenzioni del cuore: “Il fariseo si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo. […] Continua a leggere qui.

AUTORE: don Luigi Maria Epicoco | PAGINA FACEBOOK