Noรจ e Lot sono due figure emblematiche che Gesรน tira fuori nel vangelo di oggi per darci una lezione di discernimento immensa. Infatti mentre la maggioranza delle persone รจ presa dalla vita in maniera malata, questi due personaggi, in tempi diversi rappresentano una schiacciante minoranza rispetto alla massa che perรฒ rinuncia a ragionare e a vivere secondo le prioritร del mondo per fare spazio invece a unโattesa piรน grande che alla fine gli salva la vita:
โCome avvenne al tempo di Noรจ, cosรฌ sarร nei giorni del Figlio dellโuomo: mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noรจ entrรฒ nellโarca e venne il diluvio e li fece perire tuttiโ.
Agli occhi dei suoi contemporanei, infatti, Noรจ dovette apparire come un folle. Costruire una barca senza nessun mare attorto non era il massimo della sanitร mentale agli occhi dei suoi contemporanei, ma venendo il diluvio fu proprio quellโarca a salvargli la vita. Forse anche ai nostri giorni se qualcuno della maggioranza dei nostri contemporanei ci vedesse pregare, o andare a messa, costruendo quello spazio interiore della vita spirituale potrebbe pensare che siamo un poโ folli.
โCome avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma nel giorno in cui Lot uscรฌ da Sรฒdoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti. Cosรฌ sarร nel giorno in cui il Figlio dellโuomo si rivelerร โ.
La veritร รจ che finchรฉ Lot viveva in quella cittร , il Signore la risparmiรฒ, ma la sua partenza tolse lโargine delle conseguenze del loro male. Basta un solo giusto a salvare la vita a molti, ma quanto รจ difficile essere quella minoranza.
โChi cercherร di salvare la propria vita la perderร , chi invece la perde la salverร . Vi dico: in quella notte due si troveranno in un letto: lโuno verrร preso e lโaltro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: lโuna verrร presa e lโaltra lasciataโ.
Verrร un tempo in cui il male e il bene non sarร piรน mescolato, ma distinto. E noi da quale parte saremo?
Fonte: nellaparola.it
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco | PAGINA FACEBOOK