“Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona”.
La generazione di cui parla Gesù non è semplicemente la generazione a lui contemporanea, ma è anche la nostra nella misura in cui continuiamo a rimandare i grandi cambiamenti attendendo il “segnale” giusto. Questo è innanzitutto vero nella vita personale di ciascuno di noi. Quasi mai siamo disposti a cambiare rotta anche quando constatiamo con chiarezza che siamo degli infelici e che viviamo una vita che sfiora la soglia della mediocrità.
Preferiamo la nostra pigrizia, la nostra abitudine e rimandiamo l’inizio dei nostri cambiamenti a un “lunedì prossimo” come tutte le diete che non faremo mai. Ma è vero anche a livello sociale, e comunitario. Anche soltanto guardando l’ambiente intorno a noi non ci accorgiamo che abbiamo intrapreso una via di non ritorno, e che questo nostro modo di vivere sbagliato anche in termini strettamente ecologici e non semplicemente umani e spirituali, ci porterà solo a farci male, molto male.
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Eppure basterebbe semplicemente tornare ad aprire gli occhi, ad usare un minimo di buon senso e ad avere l’umiltà di lasciarci aiutare lì dove ci accorgiamo che la nostra libertà si è un po’ paralizzata. Delle volte ricominciare ad avere una vita spirituale coincide con il ricominciare ad usare la propria libertà muovendo battaglia alla nostra pigrizia. È un’omissione tremenda quella di cui molto spesso ci macchiamo. Non facciamo ciò che potremmo fare. Rinunciamo al possibile e chiediamo a Dio di compiere invece l’impossibile.
Ma un Dio tirato in ballo per compiere l’impossibile mentre noi non facciamo il possibile, è un Dio mescolato con la magia, con la fantasia, con la tragedia che ci verrà addosso quando ci accorgeremo che certe omissioni non sono mai senza conseguenze. Infatti, forse, la cosa che a noi manca è avere la consapevolezza che c’è sempre una conseguenza a una scelta e anche a una mancanza di scelta, e che a volte è una conseguenza irreversibile.
Fonte: nellaparola.it
NUOVO COMMENTO DI DON LUIGI
“Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato nessun segno fuorché il segno di Giona”. Il Vangelo di oggi si apre con un’affermazione dura da parte di Gesù, che smaschera una tentazione quasi sempre presente dietro la nostra porta: cercare segni non per convertirci ma solo per prendere ancora tempo per non farlo.
Infatti tante volte noi rimandiamo le grandi decisioni in attesa che accada qualcosa che ci convinca a prendere queste decisioni. Ma il segno che ci ha dato il Signore è quello della nostra coscienza, del nostro cuore, delle piccole cose di cui è disseminata la nostra quotidianità e che molto spesso contengono la via d’uscita a tante situazioni di male in cui ci ritroviamo. […] Continua a leggere nella sua pagina Facebook.
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco | PAGINA FACEBOOK