don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo di domenica 19 Giugno 2022

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Date voi stessi da mangiare

Commento del 2019.

Che cos’รจ l’eucaristia forse a questa domanda risponde la festa di oggi. E’ la festa del corpus domini che viene dopo la Pentecoste e la festa della santissima trinitร .

E il vangelo prova a rispondere a questa domanda raccontandoci questo episodio della vita di Gesรน. Una folla affamata che ha ascoltato Gesรน per un’intera giornata e l’imbarazzo dei discepoli che davanti alla fame di quella folla vogliono scappare. Congedala perchรฉ torni a casa dicono i discepoli a Gesรน.

Ma Gesรน invece vuole educare i propri discepoli, vuole dire che davanti ai bisogni della gente non bisogna scappare che la gente non bisogna intrattenerla soltanto in maniera amichevole come se stiamo seduti attorno a un tavolino a prendere un tรจ, ma la gente va presa sul serio proprio per la propria fame che รจ una fame molto piรน profonda che non รจ semplicemente la fame di pane, la fame di senso, di amore e di vita.

E’ questa la fame che Gesรน prende sul serio; l’eucaristia รจ innanzitutto un Dio che prende sul serio la fame nostra, la fame di vita, di amore, di senso, รจ un Dio che non soltanto guarda o sta a guardare questa fame ma provvede a questa fame e lo fa innanzitutto inchiodando i discepoli cioรจ noi cristiani a non scappare davanti alla fame della gente perchรฉ รจ attraverso le nostre mani attraverso la disponibilitร  delle nostre mani che quella fame poi viene saziata. Date voi stessi da mangiare.

Non รจ Gesรน a distribuire quel pane, lascia che siano i discepoli, lui si limita a prendere quel poco che hanno nelle tasche i discepoli quei cinque pani e due pesci e li moltiplica lo fa bastare per tutti. Il miracolo dell’eucaristia innanzitutto un Dio che prende sul serio questa fame e poi prende la nostra povertร  la moltiplica e la fa diventare cibo per una folla affamata.

L’eucarestia รจ la sua presenza, la sua compagnia , รจ qualcosa che intercetta tutte le fami che ci portiamo nel cuore. Un cristiano non eucaristico, cioรจ un cristiano staccato dell’eucaristia รจ un cristiano che si deve tenere questa fame e se guarda Dio da lontano, cioรจ se non lo fa entrare concretamente dentro la propria vita, che praticamente significa se noi non prendiamo la comunione o non abbiamo un atteggiamento profondo nei confronti dell’eucaristia, possiamo al massimo interpretare la nostra fame ma non saziarla e Dio non รจ uno che interpreta i nostri bisogni รจ uno che li sazia, soltanto che li sazia un po’ alla volta, li sazia in una maniera molto piรน misteriosa di quella che noi ci immaginiamo ma in una maniera molto piรน profonda.

Per questo il nostro cristianesimo รจ un cristianesimo eucaristico cioรจ un cristianesimo che prende sul serio la fame di senso di veritร  e di amore, รจ un cristianesimo a cui Dio ha risposto e a cui ogni cristiano deve prestare le mani perchรฉ questo miracolo della moltiplicazione e del saziare la folla possa ripetersi.

C’รจ bisogno del nostro sรฌ , c’รจ bisogno che ci siano ancora persone disposte a distribuire questi pani e questi pesci. Dio รจ uno che agisce sempre attraverso l’umanitร  di qualcuno ma se non c’รจ l’umanitร  di qualcuno questo grande dono e questa grande grazia rimangono sprecati.

La festa del Corpo di Cristo, dell’eucaristia, non รจ semplicemente qualcosa che Dio ha fatto per ciascuno di noi ma la grande responsabilitร  di distribuire quello che Dio ha fatto per ciascuno di noi. Chiediamo al signore di aiutarci in tutto questo, di farci diventare anche a noi collaboratori eucaristici, collaboratori di una fame che puรฒ essere saziata.

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