Se la prima forma di testimonianza è dichiarare chi non siamo noi, la seconda forma di testimonianza è dichiarare chi è Cristo: “Il giorno dopo, Giovanni vedendo Gesù venire verso di lui disse: <<Ecco P agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo! Ecco colui del quale io dissi: Dopo di me viene un uomo che mi è passato avanti, perché era prima di me. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare con acqua perché egli fosse fatto conosœre a Israele>>.
Colpisce la grande capacità che ha Giovanni Battista di pensare se stesso solo in rapporto a Cristo decentrandosi costantemente. La grande tentazione dell’uomo è quella di farsi centro, di concepirsi come punto focale, come ombelico del mondo. Solo chi è capace di decentrarsi riesce a far emergere l’altro. È la grande lezione del Battista che concepisce la sua opera e il suo annuncio sempre come un togliersi dal centro e allo stesso tempo come colui che indica l’Essenziale.
Ma è troppo poco pensare che questo Essenziale sia semplicemente una dottrina nuova sulla vita. L’Essenziale che il Battista indica non è in una concezione della vita, in una nuova morale, o nella semplice pubblicità a un guru più influente. Giovanni Battista testimonia e indica che in Gesù non c’è solo una novità di proposta ma il Figlio di Dio, «Ho visto lo Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui. Io non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua mi aveva detto: L’uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è colui che battezza in Spirito Santo. E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio».
Non dovremmo mai dimenticare che il cuore del vangelo è tutto qui: nel riconoscere in Gesù il Figlio di Dio. È troppo poco prenderci i suoi insegnamenti, i suoi miracoli, la sua dottrina se poi non lo riconosciamo Figlio di Dio. La fede è innanzitutto questo.
Non è avere feeling con alcune idee o dogmi, ma avvertire al fondo del nostro cuore una certezza interiore che grida come il Battista: questi è il Figlio di Dio.
Ecco l’agnello di Dio.