“Ma gli scribi, che erano discesi da Gerusalemme, dicevano: <<Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del principe dei demòni>>.
Una delle tecniche migliori per combattere i nemici è demonizzarli. Basta vedere gli scontri politici, culturali, ideologici, e molto spesso anche all’ interno di sensibilità ecclesiali diverse. Quando vogliamo combattere qualcuno dobbiamo sempre trasformarlo in un demonio, in male assoluto. Ci provano anche con Gesù. Ma Egli spiega che persino il male per funzionare sa bene qual è la strategia migliore: “Come può satana scacciare satana? Se un regno è diviso in sé stesso, quel regno non può reggersi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non può reggersi. Alla stessa maniera, se satana si ribella contro se stesso ed è diviso, non può resistere, ma sta per finire”.
Il diavolo è il divisore per eccellenza, ma per essere efficace agisce con unità, con compattezza, senza divisione. Potremmo dire che il male per essere male è “criminalità organizzata”. Come è possibile che non capiamo che il bene per essere bene deve agire allo stesso modo? Che cos’è che indebolisce l’esperienza del bene? La divisione. Che cos’è che rende la Chiesa insignificante? La divisione. Cos’è che trasforma una famiglia in un inferno? La divisione. Se persino il male ha imparato questa lezione, come mai ancora non comprendiamo che solo la comunione e l’unità potranno fare la differenza?
Gesù aggiunge anche un altro dettaglio da non trascurare: “Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire le sue cose se prima non avrà legato l’uomo forte; allora ne saccheggerà la casa”. La casa rappresenta il cuore di ognuno di noi. L’uomo forte è la nostra volontà. Il male per agire deve legare la nostra capacità di volere, di scegliere, di agire. Solitamente lo fa attraverso varie forme di dipendenza (materiale e affettiva).
Educarci a sradicare le cattive abitudini che legano la nostra volontà è l’accortezza migliore per non farci rapinare la casa dal male.
Satana è finito.