È sul lungomare che si ambienta il Vangelo di oggi. Mentre la folla continua a fare ressa intorno a Gesù, Egli fissa lo sguardo su un uomo che non lo segue. È un uomo non in cammino, ma un uomo seduto.
“Nel passare, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: <<Seguimi» Quante volte siamo “seduti”. Quante volte non siamo più in cammino. Possiamo accomodarci in una difficoltà, in una fatica, in un problema, in una relazione, in una mediocrità nel vivere le cose. Rimanere fermi è ciò che trasforma la vita in angoscia.
Gesù è Colui che ti propone di rimetterti in cammino. Ma ti propone di farlo non più senza una meta. Egli non ti dice solo cammina, ma ti dice “seguimi” , cioè cammina dietro di me. Riprendere il viaggio dopo che ci siamo fermati non significa solo riprovarci, ma significa riprovarci dietro di lui.
Riscommettere su un matrimonio, su una relazione, su un lavoro, su una vocazione, non significa solo riprovarci ma significa farlo dietro di lui, secondo ciò che egli ci indica, secondo i Suoi passi. In questo senso dovrebbe nascere dentro di noi una grande domanda: come si fa?
Cominciando a farlo, cominciando a pregare, ad ascoltare la Sua Parola, cominciando a lasciarsi aiutare, cominciando a imparare di nuovo ciò che pensavamo saper già fare ma che ci ha portato a fallire.
“Egli, alzatosi, lo seguì” Ecco come reagisce il pubblicano Levi. Ma è proprio per amore di Levi che Gesù viene criticato da tutti: <<Come mai egli mangia e beve in compagnia dei pubblicani e dei peccatori?>>. Dimentichiamo spesso che la nostra conversione ha avuto un prezzo. Gesù non ha paura di pagare in prima persona il nostro cambiamento.
Pensare a quanto ci ha amato non dovrebbe servire a far crescere in noi un senso di colpa, ma la grande consapevolezza che non dovremmo mai sprecare un’occasione così. Gesù per noi è disposto a perdere la faccia, la fama, il Suo buon nome e persino la vita. Come possiamo rimanere le stesse persone di prima dopo aver incontrato un amore così?
Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori.