don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del Giorno – 1 gennaio 2020

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Che cosa ci riserverà questo nuovo anno? È questa forse la domanda di fondo che ci fa leggere la pagina del Vangelo di oggi. Ci piacerebbe sapere che cosa ci riserveranno i prossimi giorni, le prossime settimane, i mesi a venire. Ma come sempre abbiamo davanti il grande mistero. Per alcuni di noi questo sarà l’ultimo anno, per molti di noi uno dei tanti, ma per ciascuno è importante che il tempo che iniziamo non scivoli addosso senza tirare fuori una parte migliore di noi.

Credo che per questo motivo la liturgia ci fa iniziare ogni anno dalla Maternità di Maria, perché ogni mistero ha bisogno di una direzione. Maria è la direzione nel buio della storia. Ella è Colei che certamente ci porta a Colui che è Via, Verità e Vita. In fondo è la scoperta che fanno i pastori nel racconto del Vangelo di oggi: “Andarono dunque senz’indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia”.

Tutto lo straordinario della vita è nascosto nella normalità di una famiglia che non se la passa bene in quanto a circostanze, ma che ha scoperto che il segreto più vero per affrontare tutto è amarsi. Anche per Maria e Giuseppe la vita si presenta come una grande incognita. La grande differenza ce la mostra però questa ragazza di Nazareth che con il suo Si ha cambiato la storia: “Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore”.

Avere fede non significa sapere ciò che ci accadrà domani mattina, ma avere la capacità di saper fare spazio nel cuore a ciò che accade, e lasciare che ogni cosa sedimenti, venga vagliata, si riveli a noi. L’ansia che attraversa le nostre vite è mancanza di interiorità. Solo chi coltiva seriamente l’interiorità scopre al fondo di essa la vita spirituale. Infatti essa si manifesta come una voce che parla al fondo di noi stessi.

Sembra che il Vangelo attraverso Maria voglia dare a ognuno di noi un proposito buono per questo nuovo anno: scoprire la capacità di ascoltare ciò che ci accade per poterne rintracciare anche il Senso.

Di seguito, un altro commento al Vangelo del 1 gennaio 2018.

L’inizio dell’anno ha come ricorrenza liturgica la Festa della “Madre di Dio”. Maria è il dettaglio dentro cui il Tutto si è raccolto. Maria è ciò che rende la venuta di Gesù non una cosa astratta ma una cosa accaduta, verificabile, presente.

E il Vangelo di oggi ha tantissime sfaccettature in riferimento anche a Lei. Ma vorrei sottolineare solo qualche aspetto. Il primo aspetto è quello dei pastori che “andarono senza indugio e trovarono”. I Pastori attuano un programma che noi forse abbiamo abbandonato da tempo. Si mettono a cercare Gesù e Lo trovano alla fine di questa ricerca. Il cristianesimo riabilita le “ricerche”, anzi impone la ricerca come mezzo per “trovare”. Ma trovare cosa? Un Senso alla vita, perché in fondo questo è Gesù, il Senso che stiamo cercando.

E Maria ne è l’esempio più bello, infatti il Vangelo sottolinea questa espressione: ” Maria da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore”. Maria ci insegna che Dio non è “immediato” è “mediato”, ha bisogno che noi guardiamo dentro le cose per trovarlo, non in superficie. Recuperare in quest’anno nuovo una dimensione spirituale non significa mandare a memoria altre preghiere ma imparare a guardare dentro le cose, attraverso la vita spirituale, il silenzio, l’ascolto, la profondità. Il Signore non ci vuole bigotti ma capaci di trovarlo dentro ciò che viviamo.

E come ogni attività che si rispetti, anche la vita spirituale ha bisogno di esercizio e di allenamento costante.

don Luigi Epicoco


Letture della
MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO
Colore liturgico: BIANCO

Prima Lettura

Porranno il mio nome sugli Israeliti, e io li benedirò.

Dal libro dei Numeri
Nm 6, 22-27

Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: Così benedirete gli Israeliti: direte loro: Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace. Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò».

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 66 (67)

R. Dio abbia pietà di noi e ci benedica.

Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti. R.

Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra. R.

Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra. R.

Seconda Lettura

Dio mandò il suo Figlio, nato da donna.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Gal 4,4-7

Fratelli, quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l’adozione a figli. E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: Abbà! Padre! Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio.

Parola di Dio

Vangelo

I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino. Dopo otto giorni gli fu messo nome Gesù.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 2,16-21

In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.

Parola del Signore