don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 9 Luglio 2023

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“Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te”.

Il nostro Dio non è un Dio imparziale ma un Dio giusto. Ed essere giusti significa essere di parte, soprattutto dalla parte dei più deboli. Ma i deboli nella mentalità nel vangelo non sono semplicemente quelli che non ce la fanno, ma quelli che accettano che non ci si può arrampicare con le proprie forze sino al cielo.

Sono quelli che non si vogliono salvare da soli, ma che accettano di essere salvati. I sapienti, i dotti, gli intelligenti, i grandi di questo mondo vivono nel delirio di potersi salvare da soli. Pensano che potranno salvarli i loro ragionamenti, le loro strategie, le loro performance. Ma è proprio questo che li tiene fuori dalla comprensione di Dio.

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Tutte le volte che pensiamo di avere noi sotto controllo la vita, è lì che smettiamo di capire qualcosa di Dio. Al contrario tutte quelle volte che ci sembra di aver perso il controllo e di essere in balia, è allora che se abbiamo fiducia in Lui ci accorgiamo di una trama nascosta nelle cose che prima non riuscivamo a vedere.

Una trama che ci dice quanto possa essere profondo il senso di ciò che stiamo vivendo al di là di quanto possa sembrare doloroso e contradditorio.

“Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare”.

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La fede è un dono non uno sforzo. La logica del dono è tutta poggiata sulla capacità di saper accogliere e non sulla mentalità di chi deve conquistare, meritare, comprare, pretendere. I piccoli sperano tutto da chi amano. I sapienti pensano che la maturità vera sia cercare di non aver bisogno di nessuno.

Non si può dare la fede a chi pensa di non aver bisogno di nessuno. Al contrario si può dare tutto a chi pensa di avere bisogno di tutto, specie di essere amato per poter funzionare veramente come uomo.

ⓘ NUOVO COMMENTO DALLA PAGINA FACEBOOK

Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.

Il Vangelo di questa XIV domenica del tempo ordinario è il grande elogio che Gesù fa della piccolezza. Non è l’elogio degli infantili ma l’elogio di chi è guarito dai deliri di onnipotenza (voler capire tutto, controllare tutto, fare tutto) e proprio per questo costruisce la propria vita non sulle proprie forze ma sulla certezza di essere nelle mani di Qualcuno che lo ama. Un bambino non vive preoccupato. Se è preoccupato significa che non si sente amato. Quando invece si sente amato può passare il tempo ad esplorare la vita, ad imparare, a piangere, a ridere, a crescere. Il suo segreto è tutto nella relazione. Noi da adulti smettiamo di sentirci di qualcuno e cominciamo a vivere come se tutto dipendesse solo ed esclusivamente da noi. Così la vita si riempie di ansia, paura, stanchezza, senso di oppressione. […] Continua a leggere qui.


✝️ Commento al brano del Vangelo di:  ✝ Mt 11,25-30

AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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