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don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 9 Gennaio 2025

Commento al brano del Vangelo di: Mc 6,45-52

A leggere il Vangelo di Marco, si ha la sensazione che il protagonista principale dellโ€™evangelizzazione sia Gesรน e non i suoi discepoli.

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A guardare le nostre chiese e le nostre comunitร , si potrebbe avere la sensazione contraria: sembra quasi che il grosso del lavoro lo facciamo noi, mentre Gesรน รจ in un angolo ad aspettare i risultati. La pagina del Vangelo di oggi forse รจ importante proprio per questo capovolgimento di percezione:

โ€œOrdinรฒ poi ai discepoli di salire sulla barca e precederlo sull’altra riva, verso Betsร ida, mentre egli avrebbe licenziato la folla. Appena li ebbe congedati, salรฌ sul monte a pregareโ€.

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รˆ Gesรน ad aver fatto il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, รจ Gesรน ora che congeda la folla, รจ Gesรน che prega. Questo dovrebbe liberarci davvero da ogni ansia da prestazione di cui molto spesso ci ammaliamo nei nostri piani pastorali e nel nostro affanno quotidiano. Dovremmo imparare a relativizzarci, a rimetterci cioรจ al posto che ci spetta e a detronizzarci da un protagonismo esagerato.

Soprattutto perchรฉ poi arriva sempre il tempo in cui ci troviamo nella stessa posizione scomoda dei discepoli, e anche lรฌ dobbiamo capire come si fa ad affrontare:

โ€œVenuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli solo a terra. Vedendoli perรฒ tutti affaticati nel remare, poichรฉ avevano il vento contrario, giร  verso l’ultima parte della notte andรฒ verso di loro camminando sul mareโ€.

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Nei momenti di fatica, tutta la nostra attenzione รจ concentrata sulla fatica che facciamo e non sulla certezza che Gesรน non rimane indifferente davanti ad essa. Ed รจ talmente vero che abbiamo gli occhi eccessivamente fissi su di essa che quando Gesรน decide di intervenire la nostra reazione non รจ di gratitudine ma di spavento.

Con la bocca diciamo che Gesรน ci ama, ma quando ne facciamo esperienza rimaniamo stupiti, spaventati, turbati, come se fosse una cosa strana. Allora abbiamo ancora bisogno di lui che ci liberi anche da questa ulteriore difficoltร :

ยซCoraggio, sono io, non temete!ยป.

Fonte


Autore: don Luigi Maria Epicoco
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