don Luigi Maria Epicoco โ€“ Commento al Vangelo del 8 Luglio 2023

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ยซPerchรฉ, mentre noi e i farisei digiuniamo, i tuoi discepoli non digiunano?ยป.

Domandano giustamente i discepoli di Giovanni il battista a Gesรน. Giustamente loro sono stati educati da un uomo come Giovanni che ha vissuto tutta la sua vita allenandosi per lโ€™incontro con il Messia, con Cristo. Ma lโ€™allenamento non puรฒ diventare unโ€™idolatria. Anche alcune pratiche religiose possono diventare idolatria per noi.

Ciรฒ accade quando ricaviamo soddisfazione dal farle dimenticandocene il motivo per cui le pratichiamo. Si cade in una forma di narcisismo spirituale quando si perde di vista โ€œlo Sposoโ€. Accade allora che avere una vita spirituale o una costanza della pratica religiosa ci faccia sentire migliori degli altri. Migliori al punto da domandare agli altri di essere come noi per essere i migliori.

Ma nella logica di Cristo i migliori non sono quelli che hanno prestazioni eroiche ma quelli che non perdono di vista Lui nonostante lโ€™incostanza, lโ€™incoerenza, le cadute. La vita spirituale non serve a sentirsi meglio o a sentirsi migliori, ma serve a non perdere di vista Cristo.

Ragionare da narcisisti (il vestito vecchio o lโ€™otre vecchio) e mettere sopra la novitร  del vangelo (il pezzo di stoffa nuova o il vino nuovo) non porta una miglioria alla nostra vita ma una tragedia:

โ€œNessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perchรฉ il rattoppo squarcia il vestito e si fa uno strappo peggiore. Nรฉ si mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si rompono gli otri e il vino si versa e gli otri van perduti. Ma si mette vino nuovo in otri nuoviโ€.

Per accogliere la novitร  di Cristo non bisogna piรน ragionare con lโ€™ottica religiosa di prima. Non conta la performance ma non perdere di vista Lui. E ogni azione spirituale o pratica religiosa o serve a non perdere di vista Lui oppure non serve. Le cose non vanno piรน fatte semplicemente perchรฉ bisogna farle, ma solo perchรฉ hanno a che fare con Lui.

Se non hanno piรน a che fare con Lui bisogna avere il coraggio di fermarsi, e qualche volta anche di cambiare, senza paura.

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โ€œPerchรฉ, mentre noi e i farisei digiuniamo, i tuoi discepoli non digiunano?โ€ La questione del digiuno credo che sia tra le cose piรน decisive per la vita del nostro cristianesimo attuale. In un mondo come il nostro che ha paura โ€œdella mancanzaโ€ e passa il tempo a riempire i vuoti, la testimonianza cristiana consiste proprio nel rendere possibile il vuoto, la mancanza, la fame. Solo quando si ha la libertร  di abitare la fame, la mancanza, il vuoto senza sentirsi costretti a riempirli con qualunque cosa allora ci si puรฒ considerare abbastanza liberi da capire anche la voce di Dio che ci parla. Al contrario noi abbiamo lasciato nel dimenticatoio il digiuno, relegandolo a qualche pratica di benessere in vista dellโ€™estate o a una reminiscenza bigotta da chiudere in qualche umido cassetto di sagrestia. [โ€ฆ] Finisci di leggere qui.

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don Luigi Maria Epicoco - Commento al Vangelo del 8 Luglio 2023

โœ๏ธ Commento al brano del Vangelo di:  โœ Mt 9,14-17

AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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