don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 8 Gennaio 2022

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AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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FONTE: Amen – La Parola che salva – ABBONATI A 12 MESI (12 NUMERI) A 34,90€


 
“Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose”.

Essere pecore senza pastore significa essere abbandonati a noi stessi. Quanti di noi sono abbandonati a se stessi. Quanti di noi sperimentano l’amaro di non sentirsi presi a cuore da nessuno. Gesù è innanzitutto colui che viene a togliere questo peso immenso di sentirci abbandonati, lasciati, non presi a cuore.

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La fede è sapere che abbiamo una relazione in cui ogni nostra vita è com-patita da Cristo. Egli cioè “sente con noi” ciò che viviamo. Ma la compassione di Gesù non è un fatto meramente sentimentale, interiore o emotivo. La sua compassione è un fatto concreto che fa la differenza nelle cose concrete della nostra vita. Ecco perché è raccontato il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Esso è la risposta al realismo mondano dei suoi discepoli:

«Questo luogo è solitario ed è ormai tardi; congedali perciò, in modo che, andando per le campagne e i villaggi vicini, possano comprarsi da mangiare».

Forse anche noi, come i discepoli, siamo convinti che la fede serve solo in una certa regione spiritualizzante della nostra vita. Quando invece la vita esige fatti, allora bisogna lasciare la fede e andare a cercare cose concrete. Gesù mette in crisi questa convinzione: la fede è una risposta concreta a un bisogno concreto, e paradossalmente questa risposta passa attraverso il nostro poco e il nostro possibile:

“Ma egli rispose: «Voi stessi date loro da mangiare». Gli dissero: «Dobbiamo andar noi a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?». Ma egli replicò loro: «Quanti pani avete? Andate a vedere». E accertatisi, riferirono: «Cinque pani e due pesci»”.

La fede non è attendere innanzitutto l’impossibile di Dio, ma mettere a disposizione soprattutto il nostro poco e il nostro possibile. Molta gente prega affinché Dio intervenga nella propria vita, ma non comprende che il miracolo della fede inizia quando tu fai innanzitutto il tuo possibile.