“In quel tempo, i settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo:
«Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore »”.
In un mondo come il nostro che vuole credere in qualcosa ma non in qualcosa che è più grande dei propri ragionamenti, si fa fatica ad accettare il Mistero di Dio come un oceano molto più grande della nostra capacità di contenerlo. Così di Cristo ci prendiamo qualche insegnamento, le idee più emozionanti, e i gesti più significativi, specie quando riguardano poveri e sofferenti, ma scartiamo la cosa più significativa di Lui: Gesù non è solo un uomo straordinario, è davvero il Figlio di Dio.
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E’ molto di più di quello che riusciamo a ragionare su di Lui. Ma non se la passa neanche altrettanto bene il male, con l’unica differenza che a lui conviene che non si creda nella sua presenza. Nel nascondimento può agire indisturbato usando la libertà di ciascuno di noi che lo asseconda in alcuni pensieri, in alcune ferite, in alcuni blocchi di rancore e odio. Il male c’è ed esiste, e per quanto possiamo farci qualche risatina da chi si sente emancipato rispetto a queste idee, sappiate che da prete non poche volte mi è capitato di vederlo esplicitamente all’opera.
Ho capito anche che la cosa che non sopporta è l’umiltà, per questo odia Maria, la più umile tra tutti, e per questo Maria ha un potere immenso su di lui. E detesta il Rosario perché è la preghiera degli umili, è la preghiera di chi deve usare il cuore, non la testa. E’ interessante che il Vangelo ce lo ricorda in questo mese particolarmente dedicato alla preghiera del Rosario.
E forse ci farà bene ricordare anche che la preghiera del Rosario non è una buona misura di cinquanta ave marie dette per tenersi buono il cielo, ma è Parola di Dio contemplata attraverso Maria. È leggere il vangelo lasciando che sia Lei a spiegarcelo. In ogni mistero contemplato, Maria ci prende per mano e imprime nel cuore la verità più vera di quel pezzo della vita di Gesù.
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“I settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse: «Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore”. In un mondo come il nostro che vuole credere in qualcosa ma si fida solo dei propri ragionamenti, si fa fatica ad accettare il Mistero di Dio come un oceano molto più grande della nostra capacità di contenerlo. Così di Cristo ci prendiamo qualche insegnamento, le idee più emozionanti, e i gesti più significativi, specie quando riguardano poveri e sofferenti, ma scartiamo la cosa più significativa di Lui: Gesù non è solo un uomo straordinario, è davvero il Figlio di Dio. E’ molto di più di quello che riusciamo a ragionare su di Lui. Ma non se la passa neanche altrettanto bene il male, con l’unica differenza che a lui conviene che non si creda nella sua presenza. […] Continua a leggere qui.
Commento al brano del Vangelo di: ✝ Lc 10,17-24
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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