“Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo”.
Il primo miracolo di Gesù è la sua capacità di suscitare ascolto in coloro che normalmente non ascoltano mai. La forza della sua parola risveglia anche nei peccatori più incalliti una nostalgia di verità. Questo dovrebbe rallegrarci ma normalmente suscita il risentimento nel cuore di chi pensa di essere giusto:
“I farisei e gli scribi mormoravano: «Costui riceve i peccatori e mangia con loro»”.
È questo che provoca Gesù nel raccontare la parabola della pecorella smarrita e della dracma perduta. Gesù attraverso questi due racconti tenta di dire che ci sono fondamentalmente due modi di perdersi: quello di allontanarsi come accade alla pecorella smarrita, e quella di perdersi in casa così come accade per la moneta perduta.
È un po’ come dire che si può essere peccatori in due modi: facendo cose evidentemente sbagliate, o coltivando una totale assenza di compassione pur seguendo tutte le regole. In questo senso Gesù parla a tutti, ai peccatori e a quelli che pensano di non esserlo.
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La domanda è se vogliamo lasciarci raggiungere da questa misericordia ovunque ci troviamo, sia che siamo lontani, sia che siamo apparentemente vicini.
Autore: don Luigi Maria Epicoco
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