don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 7 Gennaio 2023

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La nostra vita è molto spesso condizionata dagli eventi che viviamo. Nessuno di noi può solo pianificare a tavolino il da farsi ma deve fare i conti di volta in volta con ciò che gli capita e che inevitabilmente lo condiziona. Gesù stesso si inserisce in questo tipo di dinamica:

“Avendo intanto saputo che Giovanni era stato arrestato, Gesù si ritirò nella Galilea e, lasciata Nazaret, venne ad abitare a Cafarnao, presso il mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali”.

È l’arresto di Giovanni che spinge Gesù a fare delle scelte e a iniziare un nuovo ministero. Il Vangelo sembra volerci dire che è illusorio pensare di poterci schermare da quei condizionamenti della vita che inevitabilmente incontriamo sulla nostra strada. Dobbiamo però domandarci se questi condizionamenti ci spingono a fare delle scelte o a rinchiuderci nei nostri gusci. Infatti la bontà di un evento non la si vede dall’evento stesso ma dalle conseguenze che provoca su di noi.

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Il dolore può ad esempio distruggerci o convertirci. Un’ingiustizia può incattivirci o spingerci alla testimonianza. Un evento gioioso può farci vivere nella paura che sia un’illusione oppure aiutarci a diventare più maturi. Non abbiamo nessun potere sugli eventi ma possiamo decidere come posizionarci davanti ad essi. Gesù ci lascia questa grande lezione.

“Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe e predicando la buona novella del regno e curando ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo”.

Giovanni non è morto invano se la sua morte ha spinto Gesù a cominciare la sua opera di salvezza.

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Giovanni viene arrestato e Gesù comincia la sua predicazione. Giovanni fa un passo indietro e Gesù fa un passo in avanti. Questa dovrebbe essere la dinamica dell’amore. Amare un figlio, ad esempio, implica a un certo punto che tu faccia un passo indietro perché lui possa fare delle scelte autonome che lo portino in avanti. Volere il bene di una persona significa saper arretrare al momento giusto. La grande lezione di Giovanni è saper fare tutto ciò che deve e allo stesso tempo sapersi togliere di mezzo senza recriminare nulla, senza lamentarsi, senza avere nessuna pretesa. Anche Gesù farà così con i suoi discepoli. Un giorno dirà che sarà bene che Egli vada affinché possa arrivare loro l’esperienza dello Spirito. […]

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