don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 6 Ottobre 2023

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Delle volte perdiamo delle persone importanti nella nostra vita o delle occasioni che non torneranno piรน indietro, semplicemente perchรฉ avevamo avuto lโ€™opportunitร  di cambiare, di accogliere, di trattenere ciรฒ che ci era capitato di buono e invece abbiamo preferito rimanere le vecchie persone di sempre, con le medesime mediocri certezze e abitudini.

Abbiamo preferito rimanere fermi quando dovevamo metterci in cammino. Abbiamo preferito rimandare ciรฒ che non tornerร  piรน indietro. Ecco il tema del Vangelo di oggi:

โ€œGuai a te, Corazรฌn, guai a te, Betsร ida! Perchรฉ, se a Tiro e a Sidรฒne fossero avvenuti i prodigi che avvennero in mezzo a voi, giร  da tempo, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, nel giudizio, Tiro e Sidรฒne saranno trattate meno duramente di voiโ€.

I segni, le delicatezze, gli investimenti di tempo e di persone che delle volte Dio ci dona, servono ad aiutarci a cambiare, a crescere, a migliorarci, a diventare noi stessi, cioรจ a convertirci. Ma se tutto questo noi ce lo viviamo solo come spettatori o credendo che รจ un nostro diritto tutto questo spreco di energie nei nostri confronti, allora รจ accovacciata alla nostra porta la tragedia.

Ma non รจ colpa di Dio, รจ colpa di quella nostra strafottenza che delle volte ci fa dare tutto per scontato fino al giorno in cui non sbattiamo il muso e ci facciamo seriamente male. Abbiamo la responsabilitร  di vivere in prima persona tutto quanto perchรฉ anche gli altri vedendo la nostra vita possano comprendere come la fede non รจ alienazione, non รจ disertare il reale, non รจ scappare dalle circostanze, non รจ rimandare, non รจ credere in un al di lร  che non ha niente a che fare con lโ€™al di qua.

Credere significa valorizzare tutto quello che cโ€™รจ ora. รˆ imparare la lezione del Vangelo che ci dice che se solo ascoltassimo davvero non faremmo la fine di chi arriva a un punto di non ritorno. โ€œQui ed oraโ€ รจ il presente di Dio, lโ€™eternitร . รˆ davvero un peccato perdersi il presente.

Fonte

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โ€œGuai a te, Corazin, guai a te, Betsร ida! Perchรฉ se in Tiro e Sidone fossero stati compiuti i miracoli compiuti tra voi, giร  da tempo si sarebbero convertiti vestendo il sacco e coprendosi di cenere. Perciรฒ nel giudizio Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi.โ€. I segni, le delicatezze, gli investimenti di tempo e di persone che delle volte Dio ci dona, servono ad aiutarci a cambiare, a crescere, a migliorarci, a diventare noi stessi, cioรจ a convertirci. Ma se tutto questo noi lo viviamo solo come spettatori o credendo che รจ un nostro diritto, allora รจ accovacciata alla nostra porta la tragedia. Ma non รจ colpa di Dio, รจ colpa di quella nostra strafottenza che delle volte ci fa dare tutto per scontato fino al giorno in cui non sbattiamo il muso e ci facciamo seriamente male. รˆ cosรฌ che delle volte perdiamo delle persone importanti nella nostra vita o delle occasioni che non torneranno piรน indietro, semplicemente perchรฉ avevamo avuto lโ€™opportunitร  di cambiare, di accogliere, di trattenere ciรฒ che ci era capitato di buono e invece abbiamo preferito rimanere le vecchie persone di sempre, con le medesime mediocri certezze e abitudini. […] Continua a leggere qui.


Commento al brano del Vangelo di: โœ Lc 10,13-16

AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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