Primo commento del 8 Marzo 2020
Mai come in questo momento abbiamo bisogno della pagina del Vangelo di oggi che ci parla della Trasfigurazione di Gesù. In tempi di buio solo la memoria della luce può salvarci. Questi sono giorni e sono ore in cui siamo gettati in angoscia, confusione, paura.
E’ l’esperienza che faranno i discepoli quando Gesù sarà arrestato. Per questo nel vangelo di oggi Egli stesso li prepara a quello “scandalo” attraverso il bagno di luce sul monte Tabor. Ognuno di noi ha la responsabilità in questo momento di non arrendersi al buio.
Ognuno di noi ha la responsabilità di cercare nel profondo del proprio cuore e della propria memoria un’esperienza di luce che possa aiutarlo a recuperare fiducia. Questo è un momento in cui si riesce ad affrontare tutto solo se la si smette di sminuire, o di polemizzare, o di insultare, o di fomentare il panico.
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Il realismo cristiano ci insegna a non negare la realtà, ma allo stesso tempo ci aiuta a non soccombervi. Siamo nella stessa postura dei discepoli, intimoriti, sbaragliati, confusi.
Ma Gesù ha una parola per noi: “All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo”. Gesù solo è il solo che può aiutarci a fare la differenza.
Come cristiani non dimentichiamolo. Come cristiani mostriamolo.
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Secondo commento del 6 Agosto 2020
<<Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce>>.
Il Vangelo della Trasfigurazione è l’estremo tentativo di raccontare un’esperienza ineffabile che in realtà non ha parole abbastanza capienti per poter dire davvero cosa sia successo in quel giorno sul monte Tabor. Se dovessimo anche noi usare un’immagine, dovremmo dire che i discepoli sperimentano un bagno di luce indelebile che li segna in maniera decisiva nel cuore.
Sono quei rari, anzi rarissimi momenti in cui Gesù fa un passo in avanti e si mostra per ciò che è davvero senza nessun’altra mediazione. Lo fa di rado perché vuole sempre lasciare spazio alla nostra libertà. La nostra vita non è mai solo luce, perché davanti alla luce non avremmo molta scelta. Diceva un buon teologo che Gesù ci dà abbastanza luce da capire cosa fare e abbastanza buio da poter scegliere anche il contrario.
La festa di oggi è solo fortissima luce che Gesù dona ai suoi discepoli prima che essi entrino nel buio del Getsemani. Ma la cosa interessante è la loro reazione: <<All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore>>. La loro reazione non è di beatitudine, ma di spaesamento. Sono davanti a un mistero più grande dei loro ragionamenti.
<<Ma Gesù si avvicinò e, toccatili, disse: “Alzatevi e non temete”>>. È bello pensare che Gesù è l’unico modo che noi abbiamo per poter entrare nel mistero senza rimanerne schiacciati. Il Padre manda suo Figlio Gesù per darci un’esperienza (“toccatili”) e indicarci la strada da percorrere (“alzatevi”).
In questo senso per un cristiano non c’è altro di essenziale se non Gesù solo: <<Sollevando gli occhi non videro più nessuno, se non Gesù solo>>. E se ci sono altre cose che ci aiutano, ci sono d’aiuto solo perché ci avvicinano di più a Gesù e non sono in sostituzione a lui.
ⓘ NUOVO COMMENTO DALLA PAGINA FACEBOOK
La festa della Trasfigurazione ci fa entrare in un bagno di luce che il Vangelo descrive con tutto l’imbarazzo di chi non riesce a trovare parole abbastanza capienti da poter rendere l’idea di ciò che è accaduto realmente quel giorno sul monte Tabor. Di certo sappiamo che “Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce”.
Prima di lasciarci rapire da tutta la luce di cui parla l’evangelista Matteo, è bene sostare su un dettaglio di assoluta importanza: Gesù mostra chi è veramente in un contesto speciale che è quello dell’amicizia. La vera amicizia è poter essere sé stessi davanti all’altro, senza bisogno di maschere, senza bisogno di sminuire la luce per paura dell’invidia, e senza aver paura di mostrare la propria debolezza. […] Continua a leggere qui.
✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Mt 17, 1-9
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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