โLa suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per leiโ.
Il Vangelo di oggi ci riporta un chiaro esempio di quella che noi chiamiamo preghiera dโintercessione. Pregare per qualcuno non รจ un atto magico, ma รจ un modo per voler concretamente bene.
Ascolta “don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 4 Settembre 2024” su Spreaker.Infatti รจ proprio la mediazione di queste persone che permette a Cristo di compiere per questa donna qualcosa:
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โChinatosi su di lei, intimรฒ alla febbre, e la febbre la lasciรฒโ.
Il primo miracolo รจ il โchinarsiโ di Gesรน. La nostra vita viene radicalmente cambiata quando ci si accorge che non si รจ soli, e che qualcuno si รจ avvicinato a noi soprattutto quando tutti magari sono andati via. Gesรน fa questo, si avvicina a noi quando siamo soli e senza forze.
Oserei dire che si avvicina a noi anche quando siamo senza fede e senza preghiere, infatti il Vangelo non ci riporta nessuna parola di questa donna, ma solo la preghiera degli altri. E in questa prossimitร ci risolleva, ci rimette in piedi donandoci di nuovo uno scopo, un motivo per cui serviamo:
โLevatasi all’istante, la donna cominciรฒ a servirliโ.
Ecco il miracolo dellโintercessione: pregare fino al punto in cui attraverso di noi il Signore puรฒ agire nella vita degli altri. Ciรฒ sta a significare perรฒ che pregare non significa solo mettere a disposizione le nostre parole e la nostra fede, ma anche le nostre mani e il nostro impegno.
In questo modo anche il nostro corpo diventa intercessione, diventa come un sacramento attraverso cui Cristo tocca la vita degli altri.
Autore: don Luigi Maria Epicoco
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