Nella descrizione della geografia, del tempo, delle vicende, sembra che il vangelo di oggi fotografi molte situazioni della nostra vita: “Era ormai buio, e Gesù non era ancora venuto da loro. Il mare era agitato, perché soffiava un forte vento”. Quante volte anche noi ci troviamo al buio, e lo siamo soprattutto perché avvertiamo che ci manca Gesù.
La Sua mancanza è come la mancanza di direzione, di significato nella nostra vita. Quando non avvertiamo un senso allora siamo al buio. Ma il Vangelo aggiunge a questa constatazione anche un altro dettaglio: il mare agitato a causa del vento forte. Così oltre alla mancanza di Gesù, bisogna anche affrontare cose difficili, eventi della vita che sembrano venirci contro come una brutta tempesta.
È proprio in situazioni così, che in maniera insperata, Gesù si presenta: “Dopo aver remato circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura Perché avere paura davanti a Gesù che ci viene incontro? Forse perché non pensiamo quasi mai che nelle cose difficili che stiamo affrontando Gesù ci sta venendo incontro in una maniera imprevedibile. Sta facendo per noi qualcosa che non avevamo calcolato con i nostri ragionamenti e le nostre forze. Lo immaginiamo sempre come Chi ci dovrebbe liberare dai problemi, e quasi mai come uno che ci viene incontro proprio nei problemi. E solo allora fa anche qualcosa. La prima fra tutte è farci smettere di avere paura, ci fa smettere di ragionare da spaventati, da chi deve sempre difendersi: <<Ma egli disse loro: “Sono io, non temete”.
È Lui che dice “sono io”, non avere paura di questa cosa difficile che stai vivendo. Tutto diventa possibile per chi mi fa spazio, per chi decide di prendermi sulla sua barca. Anche la traversata di una tempesta diventa possibile se ci sono io. “Allora vollero prenderlo sulla barca e rapidamente la barca toccò la riva alla quale erano diretti’). Capita spesso così: basta fare spazio a Gesù nel proprio buio, e subito si tocca una riva.
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Videro Gesù che camminava sul mare.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6, 16-21
Venuta la sera, i suoi discepoli di Gesù scesero al mare, salirono in barca e si avviarono verso l’altra riva del mare in direzione di Cafàrnao.
Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; il mare era agitato, perché soffiava un forte vento.
Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!».
Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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