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don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 31 Marzo 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 20, 1-9

Incamminati anche noi con la Maddalena, quando ancora รจ buio, ci avviciniamo al Sepolcro per un ultimo pianto prima di riprendere il resto della nostra vita cercando di dimenticare. Lo facciamo spesso quando inciampiamo in qualcosa che ci fa soffrire.

In fondo pensiamo: si puรฒ forse aggiustare qualcosa di rotto?
La Resurrezione non รจ โ€œfacciamo finta che non sia successo nienteโ€.
La Resurrezione รจ โ€œfacciamo che sia successo tuttoโ€, e proprio per questo vedere accadere un imprevisto che capovolge la storia.

E questo imprevisto รจ talmente tanto imprevedibile che la prima cosa che suscita รจ un pensiero logico: โ€œHanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove lโ€™hanno posto!โ€. Furto di cadavere.

Le buone notizie ci sembrano sempre a prima vista delle fregature. Eppure in quella che sembra una fregatura la fede scorge qualcosa di nuovo. Quellโ€™assenza non รจ un furto, ma unโ€™indicazione. Non รจ rubato, ma risorto.

Se avete vuoti, mancanze, assenze, guardateci bene dentro, perchรฉ Cristo vi ha certamente nascosto un imprevisto. Non ci credete? Attenti, il cristianesimo รจ tutto qui: un morto che risorge! Vi sembra assurdo? Lo รจ. Ma รจ un fatto.

Commento del 2018.


Autore: don Luigi Maria Epicoco
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