“Avverrร come di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamรฒ i suoi servi e consegnรฒ loro i suoi beniโ.
Questo versetto descrive alla perfezione la condizione della nostra vita: noi siamo i destinatari della fiducia di questโuomo che dovendo assentarsi per un lungo periodo consegna i suoi beni ai suoi servi. Infatti se ci guardiamo intorno non riusciamo a vedere Dio, eppure Egli รจ allโopera.
Ascolta “don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 31 Agosto 2024” su Spreaker.Lo รจ perchรฉ vuole che noi che siamo consapevoli che la vita che abbiamo ricevuto รจ un dono suo, un talento messo nelle nostre mani, e che va gestito con la sua mentalitร e non con la paura. Lรฌ dove ci sono degli uomini e delle donne che ragionano come ragionerebbe Dio allora essi rendono presente Dio in Sua assenza.
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Ma se prende il sopravvento la paura ecco quali diventano i nostri ragionamenti:
โSignore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; per paura andai a nascondere il tuo talento sotterra; ecco qui il tuoโ.
Questโuomo ha cosรฌ vissuto tutta la sua vita in ostaggio della paura di perdere, gli altri invece nellโadrenalina di averla investita per qualcosa di grande. Sembra che Gesรน voglia dirci: siete davvero miei discepoli quando ragionate da figli e non quando assumete lโatteggiamento dei servi.
I figli osano, i servi nascondono. I figli gioiscono, i servi invidiano chi gioisce.
Autore: don Luigi Maria Epicoco
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