โCome Gesรน scese dalla barca, gli venne incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo.(โฆ) Visto Gesรน da lontano, accorse, gli si gettรฒ ai piediโ.
La reazione che ha questo indemoniato davanti a Gesรน ci fa davvero molto riflettere. Il male dovrebbe fuggire davanti a Lui, perchรฉ allora invece gli corre incontro? ร cosรฌ grande lโattrattiva che Gesรน esercita che neppure il male ne รจ immune. Gesรน รจ davvero la risposta a tutto ciรฒ che รจ creato, che persino il male non puรฒ non riconoscere in Lui il compimento vero di ogni cosa, la risposta piรน vera ad ogni esistenza, il significato profondo di ogni vita. Il male non รจ mai ateo, รจ sempre credente. Credere รจ unโevidenza per lui.
Il suo problema รจ fare spazio a questa evidenza fino a trasformarne le scelte, le azioni. Il male sa, e proprio a partire da ciรฒ che sa compie una scelta contraria, opposta a Dio. Ma allontanarsi da Dio significa anche sperimentare lโinferno dellโallontanarsi dallโamore. Lontano da Dio non riusciamo nemmeno piรน ad amarci. E il Vangelo ci descrive questa situazione di allontanamento come una forma di masochismo verso se stessi:
โContinuamente, notte e giorno, tra i sepolcri e sui monti, gridava e si percuoteva con pietreโ.
Si ha sempre bisogno di essere liberati da dei mali del genere. Nessuno di noi, a meno che non soffra di una qualche patologia, puรฒ davvero con luciditร scegliere di farsi male, di non amarsi. Chi vive questo vorrebbe esserne liberato, anche se non sa come e con quale forza. ร il demonio stesso a suggerirci la risposta:
โurlando a gran voce disse: ยซChe hai tu in comune con me, Gesรน, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!ยป. Gli diceva infatti: ยซEsci, spirito immondo, da questโuomo!ยปโ.
Gesรน puรฒ liberarci da ciรฒ che ci tormenta. La fede รจ fare tutto ciรฒ che umanamente possiamo fare per aiutarci, e poi lasciare che ciรฒ che non riusciamo piรน a fare noi lo possa compiere la Grazia di Dio.
โVidero lโindemoniato seduto, vestito e sano di menteโ.
Commento al brano del Vangelo di: Mc 5, 1-20
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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