Non si fa fatica a capire che lโimmagine che Gesรน usa nel Vangelo di oggi nasce per essere compresa soprattutto da un popolo di pescatori:
ร simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci.
Infatti non รจ compito della rete separare ciรฒ che รจ mangiabile, da ciรฒ che invece non lo รจ. La rete non ha la capacitร di fare differenza tra un pesce buono e uno cattivo. Questo possono farlo solo i pescatori a riva. Per la durata della pesca ciรฒ che conta รจ prendere. Tutta la storia รจ il tentativo di Dio di prenderci in qualche modo.
Di pescarci dal mare del non senso, di tirarci fino alla riva della fine della storia. Ma la salvezza non รจ un fatto automatico. La salvezza รจ essere riconosciuti buoni, e non semplicemente presi. Infatti tutti noi โsiamo presiโ da questa rete tutte le volte che ci accostiamo ai sacramenti, che ascoltiamo la Parola, che preghiamo, che facciamo un qualsiasi gesto che abbia a che fare con la fede. Ma essere presi nella rete non ci salva in automatico. Conta la scelta del bene o del male.
Sono le nostre scelte nella vita che ci qualificano come โbuoniโ o come โcattiviโ. Serve poco ad essere presi se poi veniamo riconosciuti come cattivi. Il regno dei cieli รจ un misto tra la grazia e la nostra libertร . Non solo la grazia, e non solo la nostra libertร , ma entrambe le cose contano. Per troppo tempo, forse, ci siamo convinti che tutto poggiava sulle nostre scelte e le nostre forze, ma cosรฌ non รจ; senza la grazia, senza lโessere presi non serve a molto il nostro sforzo.
Ma รจ vero anche il contrario, non possiamo delegare alla grazia ciรฒ che poi dovremmo e potremmo fare noi con la nostra libertร . Solo scegliere concretamente il bene alla fine ci rende anche buoni. La nostra deve essere la stessa capacitร dello <<scriba divenuto discepolo del regno dei cieli che รจ simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche>>.
Non solo le cose antiche ci salveranno, nรฉ la ricerca smodata del nuovo, ma la saggezza di tenere insieme tradizione e profezia.
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Due cose possono esserci dโaiuto nel Vangelo di oggi. La prima riguarda lโimmagine che Gesรน usa per descriverci ancora una volta il regno dei cieli: โรจ simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando รจ piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattiviโ. Sembra che cosรฌ Gesรน sappia intercettare la sensazione che proviamo nel vedere che in questa nostra vita il bene รจ mescolato al male, e i buoni sono accanto ai cattivi. Verrร un tempo, dice Gesรน, in cui si farร una cernita e il bene sarร ben distinto dal male e ogni cosa avrร la sua conseguenza. Questo dร una speranza di giustizia a chi ad esempio รจ vittima del male, ma dร a speranza a ognuno perchรฉ ci ricorda che verrร un tempo in cui anche da noi stessi Dio saprร separare il bene e il male che ci portiamo dentro. [โฆ] Continua a leggere qui.
โ๏ธ Commento al brano del Vangelo di: โ Mt 13,47-53
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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