Un cristiano senza attesa è un cristiano che vive una vita superficiale ed è questo che ci ricorda il tempo di Avvento dentro cui stiamo entrando proprio attraverso questa prima domenica di avvento.
E’ un tempo di allenamento in cui un cristiano come un atleta è al punto di partenza ed è completamente teso per quella corsa pronto per correre pronto per vincere, ma se perde questa attenzione se si distrae, se ha il cuore appesantito così come dice Gesù nel vangelo di oggi , a un certo punto perde le cose importanti della vita, perché le cose importanti della nostra esistenza accadono all’improvviso e o siamo pronti o non siamo pronti, che siano belli che siano brutte queste cose, quando accadono noi dobbiamo essere continuamente pronti.
E qual è la posizione che ci rende pronti? Avere sempre davanti a noi chiaro qual è l’obiettivo, chiara qual è la meta chiara con la tensione verso cui noi stiamo andando, ecco che cos’è l’Avvento, è chiarificare dentro ciascuno di noi questa tensione per che cosa stiamo vivendo, per che cosa ci svegliamo la mattina, che senso ha davvero la nostra esistenza.
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Gesù cristo è uno che rischiava innanzitutto questa tensione che ci portiamo nel cuore perché senza questa attesa, senza questa tensione che ci fa essere uomini e ci fa vivere con un senso , allora tutto diventa vuoto…tutto ci pesa addosso…tutto ci fa addormentare…tutto ci fa perdere le occasioni più importanti della vita.
Allora capiamo il monito del Vangelo di oggi è “rialzatevi” rimettetevi in piedi perchè la vostra liberazione è vicina. Il cristiano non è uno che si guarda ai piedi, il cristiano non è uno che si piega semplicemente sulla propria esperienza è uno che ha la capacità proprio perché allenato all’attesa di alzare il proprio capo, di guardare avanti a sé di puntare l’obiettivo e anche in mezzo a mille fatiche a mille difficoltà sceglie continuamente di andare incontro a questa meta senza questa meta allora il viaggio viene vanificato.
Che possa questo tempo di Avvento essere per ciascuno di noi un ritornare alle nostre attese, un avere di nuovo il coraggio di rispolverare le attese della nostra vita perché con la rassegnazione non si va da nessuna parte invece, con l’adrenalina invece delle attese, forse qualcosa riusciamo a concluderla.
Commento del 2 dicembre 2018