La serietà con cui il Vangelo di oggi ci inchioda, ci lascia senza molti commenti: “chiunque avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono, meglio sarebbe per lui che gli fosse messa al collo una macina da mulino e fosse gettato in mare”.
I grandi scandali che attraversano anche in questi ultimi mesi la nostra comunità ecclesiale trovano nel Vangelo una lettura durissima. Essere di scandalo non significa semplicemente fare del male o abusare, ma sapere che con quel male, con quelle azioni sbagliate, si è creato un ostacolo nella vita delle persone a poter essere felici, a sperimentare un senso, a sentire l’amore di Dio. Chi ha fatto questo, dice Gesù, non può vivere come se nulla fosse. Non è l’estromissione della misericordia, ma non ci può essere nessuna misericordia finché non c’è una chiara consapevolezza di ciò che si è fatto.
Nel piccolo della nostra vita questo si ripete spesso, senza che nemmeno gli altri se ne accorgano. Infatti ci sono cose che ci ostacolano nel nostro cammino di santificazione ma non troviamo il coraggio di liberarcene. “Se la tua mano ti fa cadere in peccato, tagliala; meglio è per te entrare monco nella vita, che avere due mani e andartene nella geenna, nel fuoco inestinguibile. Se il tuo piede ti fa cadere in peccato, taglialo; meglio è per te entrare zoppo nella vita, che avere due piedi ed essere gettato nella geenna.
Se l’occhio tuo ti fa cadere in peccato, cavalo; meglio è per te entrare con un occhio solo nel regno di Dio, che avere due occhi ed essere gettato nella geenna”. Non è un invito a farci del male fisicamente ma ad estromettere con forza tutto ciò che ci fa del male. Non si scende a compromessi con il male. Non si trovano vie di mezzo.
Ciò che è di scandalo, di ostacolo, di inceppo, va tolto con coraggio. E ciò è valido per tutto. Se quel social ti crea problemi meglio toglierlo. Se quella relazione mina la serenità della tua famiglia meglio tagliarla. Se le macchinette al bar dietro casa ti tolgono libertà meglio chiedere aiuto. Radicalità non buonismo.
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Vangelo del giorno
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare.
Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue.
Ognuno infatti sarà salato con il fuoco. Buona cosa è il sale; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli darete sapore? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.