La giustizia, la misericordia e la fedeltร sono le tre parole che Gesรน segnala nel Vangelo di oggi per indicarci la magna carta della morale di un credente. Essere in rapporto a Dio non lo si misura dalla nevrosi di come si difendono gli schemi e si enfatizzano dettagli di poco conto.
Ascolta “don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 27 Agosto 2024” su Spreaker.Essere credenti lo si traduce nella capacitร di saper corrispondere alla realtร cosรฌ come ci si presenta (la giustizia), dal saper amare gli altri per come sono, cioรจ nella loro miseria (misericordia), e dalla coerenza di come si sanno fare delle scelte che non smentiscano ciรฒ che pensiamo essere vero, buono e giusto (fedeltร ).
Chi lotta per vivere queste tre parole รจ davvero un credente. Ma se invece di essere giusti si diventa furbi, invece di essere misericordiosi si diventa rigidi, e invece di essere fedeli si diventa opportunisti, allora a cosa serve tenere in piedi un apparato religioso simile?
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Tutto lโinsegnamento di Gesรน ha un punto di partenza: lโigiene interiore, cioรจ la nostra capacitร di saper cambiare dentro per primi:
โGuai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto mentre all’interno sono pieni di rapina e d’intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perchรฉ anche l’esterno diventi netto!โ.
Se togliamo la malizia che ci abita abbiamo compiuto tutto il necessario dei comandamenti che ci ha dato Dio, e abbiamo anche cambiato il mondo.
Autore: don Luigi Maria Epicoco
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