


โMentre erano sulla strada per salire a Gerusalemme, Gesรน camminava davanti ai discepoli ed essi erano sgomenti; coloro che lo seguivano erano impauritiโ.
Non dobbiamo sottovalutare la paura con cui i discepoli stanno seguendo Gesรน. Hanno paura perchรฉ intuiscono che quello che sta per capitare a Gerusalemme sarร qualcosa di molto difficile. Lo dice Gesรน stesso quando apertamente parla della sua prossima passione. Ogni cristiano non deve farsi illusioni: noi per seguire Cristo dobbiamo essere disposti ad andargli dietro nella croce. E questo ci fa talmente paura che alla logica della croce contrapponiamo quella dei primi posti:
โGli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedรจo, dicendogli: ยซMaestro, noi vogliamo che tu ci faccia quello che ti chiederemoยป. Egli disse loro: ยซCosa volete che io faccia per voi?ยป. Gli risposero: ยซConcedici di sedere nella tua gloria uno alla tua destra e uno alla tua sinistraยปโ.
Il Vangelo non censura questo racconto per ricordare a ciascuno di noi che nessun puรฒ sentirsi al sicuro da questa logica di accaparramento che trasforma persino il Vangelo in una competizione per i primi posti. Paradossalmente puรฒ nascondersi superbia anche negli ideali di povertร , verginitร , giustizia, umiltร , solidarietร . E tutto ciรฒ accade quando si pensa di dover abbracciare un ideale per occupare un posto in prima fila. Gesรน capovolge questa logica:
ยซVoi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi perรฒ non รจ cosรฌ; ma chi vuole diventare grande tra voi sarร vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarร schiavo di tuttiยป.
Egli afferma che chi crede in Lui deve essere disposto a farsi servo di tutti e non padrone. Perchรฉ solo uno che sceglie di servire รจ davvero padrone della sua vita. Ma questo i discepoli dovranno impararlo un poโ alla volta. Non sono ancora passati attraverso la strada stretta della croce. Ma alla fine la loro ambizione diventerร santitร .