La condizione di una persona che vuole prendere davvero sul serio il Vangelo è questa descritta da Gesù nel Vangelo di oggi:
“Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada”.
Chi vive in conseguenza a quello che gli insegna il Vangelo si trova a dover fronteggiare con la debolezza dell’agnello la forza da lupo che solitamente il mondo ha intorno a lui. Ma tutti sappiamo che gli agnelli fanno sempre un brutta fine quando hanno a che fare con dei lupi affamati.
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Eppure è proprio su questo dettaglio che Gesù chiede un atto di fede. Noi non siamo forti in noi stessi, ma noi siamo forti se confidiamo in Lui. Persino un agnello se confida in Gesù può passare indenne davanti a un branco di lupi.
Questo confidare è la definizione più bella di umiltà. Gli umili sono quelli che si fidano totalmente di Dio. Non si fidano di se stessi, della propria borsa cioè delle proprie capacità, dell’armamentario delle furbizie che possono tenere nelle loro bisacce, dei propri sandali e nemmeno della simpatia di chi possono incontrare lungo la strada.
Gli umili si fidano solo di Dio e di ciò che Dio opera dentro la loro vita attraverso Suo Figlio Gesù. Quest’opera misteriosa che agisce in noi è la potenza dello Spirito Santo. Ci accorgiamo che lo Spirito è all’opera in noi perché senza nessuna spiegazione umana troviamo la forza per mettere il passo successivo.
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Senza vita spirituale (cioè quest’azione potente dello Spirito in noi) ci rimangono solo i lupi e le ovvie conseguenze.
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Autore: don Luigi Maria Epicoco
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