don Luigi Maria Epicoco โ€“ Commento al Vangelo del 26 Dicembre 2020 โ€“ Mt 10, 17-22

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Un episodio di cronaca nera sembra rovinare la magia del Natale. Invece a pensarci bene la sua storia รจ assolutamente in linea con il Natale, perchรฉ la preziositร  di qualcosa la si misura da quanto uno รจ disposto a perdere per quel qualcosa.

E sapere che Stefano รจ stato disposto a morire per amore di Cristo ricorda a ciascuno di noi che ieri non รจ nato un bambino qualunque, nรฉ semplicemente un bambino prodigio, ma un bambino per cui un giorno schiere di persone preferiranno dare la loro vita pur di non rinnegarlo, pur di non venir meno a quella buona novella dellโ€™amore che รจ venuto ad annunciare.

Non รจ fanatismo, รจ esigenza estrema dellโ€™amore. รˆ la stessa logica di una madre: non baratterebbe mai il figlio per salvarsi la vita. Il sacrificio di quella madre non รจ fanatismo รจ esigenza dellโ€™amore. I martiri sono innanzitutto persone innamorate profondamente della vita, ma messi davanti alla scelta di dover scegliere per quale motivo vivere preferiscono non rinnegare quel motivo fino a morirne, perchรฉ non avrebbe piรน senso vivere rinnegando il motivo per cui la vita รจ degna di questo nome.

Si tratta sempre di scegliere tra ciรฒ che vale da ciรฒ che non vale. รˆ il criterio ultimo per cui dovremmo vivere ogni giorno: dovremmo sempre domandarci se le cose che viviamo valgono o non valgono la nostra vita. Dovremmo sempre domandarci se stiamo scegliendo o ci stiamo soltanto lasciare trasportare dagli eventi.

La cosa certa perรฒ รจ che per quanto drammatica possa essere la storia del martirio, il vangelo ci rassicura almeno su una cosa: โ€œquando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perchรฉ vi sarร  dato in quellโ€™ora ciรฒ che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma รจ lo Spirito del Padre vostro che parla in voiโ€.

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I piรน grandi martiri sono morti con queste parole sovversive: โ€œti perdonoโ€. Sono le stesse parole che Gesรน pronuncia sulla croce per i suoi carnefici. Sono le medesime parole che Stefano pronuncia nei confronti dei suoi aguzzini.


AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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FONTE: Amen โ€“ La Parola che salva โ€“ ABBONATI A 12 MESI (12 NUMERI) A 34,90โ‚ฌ

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