Che fine faremo? La fine di Cristo. E questa non è una brutta notizia ma un gossip straordinario che può aiutarci a guardare la nostra vita da un altro punto di vista. Fare la fine di Cristo non significa semplicemente andare a finire in croce, ma ricordarsi che la fine di Cristo non è la Croce ma la Resurrezione.
Passare tutta la vita cercando di scappare dalla croce, significa passare tutta la vita cercando di scappare da ciò che in questo momento è davanti a me. La croce non è solo chiodi nelle mani. La croce è tutta la realtà che si affaccia nella mia vita e che mi costringe a stare inchiodato nel qui ed ora senza poter andare via.
Le nostre strategie di fuga sono molteplici ma sono tutte messe in atto perché a volte ci è insopportabile prendere sul serio il qui ed ora. Siamo come dei bambini che non vogliono stare a scuola e guardano fuori dalla finestra immaginando a quanto possa essere bello correre felici dietro a una farfalla. Cosa c’è di male in questo?
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Nulla apparentemente. Ma si diventa uomini non quando si smette di fantasticare, ma quando si comprende che i sogni per realizzarsi hanno bisogno di concretezza, di contatto con la realtà, di presa di responsabilità che l’alfabeto che imparo oggi a scuola mi renderà capace non soltanto di correre dietro a una farfalla ma di fare della mia vita un capolavoro.
Accettare la croce significa svegliarsi al fatto che molte cose che ci sono non ci piacciono e non le vorremmo ma se le accetteremo e le vivremo così come ci ha insegnato Cristo allora esse non saranno il nostro destino ma solo la nostra Pasqua, cioè il nostro “passaggio”. Una paura diventa il nostro destino quando non la affrontiamo.
Affrontarla significa farla diventare un passaggio, e non un fine. Tutto quello da cui scappiamo ci insegue sempre. Tutto quello che affrontiamo passa. In questo senso dobbiamo augurarci di fare la fine di Cristo, cioè di fare Pasqua, passaggio.
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ⓘ NUOVO COMMENTO DALLA PAGINA FACEBOOK
“𝐍𝐨𝐧 𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚𝐭𝐞 𝐝𝐮𝐧𝐪𝐮𝐞 𝐩𝐚𝐮𝐫𝐚: 𝐯𝐨𝐢 𝐯𝐚𝐥𝐞𝐭𝐞 𝐩𝐢𝐮̀…”
Se questa parola del Vangelo di oggi potessimo inciderla nel nostro cuore tutta la nostra vita cambierebbe. Troppo spesso la nostra vita è in balia della paura e in ostaggio della convinzione che non valiamo nulla. Gesù nel Vangelo di oggi ci libera da entrambe e ci chiede di partecipare a questa rivelazione attraverso la fiducia. Infatti fidarsi è decidere di dare peso a qualcosa o a qualcuno, facendolo diventare decisivo. Molte cose nella nostra vita cambierebbero se imparassimo a dare credito al Signore, ma non ci è chiaro che tutta l’opera del male è fornirci argomenti contrari. Bisogna allora imparare a comprendere ciò che è vero da ciò che è falso. “La verità vi farà liberi” dirà Gesù. Il male invece ci fa sempre vivere come se fossimo in ostaggio di qualcuno o di qualcosa.
✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Mt 10,26-33
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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