Il cristianesimo si poggia su una serie fortunata di imprevisti. Il primo รจ la nascita di un bambino in una sperduta regione della Giudea. Nascere al tempo di Gesรน era un gran rischio.
Ascolta “don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 25 Dicembre 2024” su Spreaker.ร il rischio che corrono ancora oggi tutti quei bambini che vengono al mondo in quelle regioni della terra dove la globalizzazione ha solo tolto le risorse ma non ha lasciato nessun comfort e nessun segno di quella che noi oggi chiamiamo civilizzazione. I bambini poveri nascono non nelle cliniche, ma dove capita. Vengono al mondo per espulsione della natura e non per decisione di qualche parto cesareo.
Gesรน nasce cosรฌ. Nasce povero, in uno sperduto villaggio della Giudea di nome Betlemme. E questo bambino non solo fin da subito combatte per restare in vita, nonostante sia nato in una stalla e adagiato in una mangiatoia. Questo bambino nasce giร con addosso la taglia dei potenti del tempo. Erode fin da subito manda il suo esercito a sterminarlo e, per sicurezza, fa ammazzare tutti i bambini del contado dove si dice sia venuto al mondo. Ma โimprevedibilmenteโ si salva.
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Giร โimprevedibilmenteโ era nato da una fanciulla Vergine. Poi โimprevedibilmenteโ, protetto dalla dedizione di un uomo che credeva ancora al valore dei โsogniโ, Giuseppe, riesce ad espatriare, divenendo ancora piccolo, profugo. Oggi si chiamerebbe โrifugiato politicoโ, ma alla gente piace chiamarli extracomunitari.
LโOnnipotente ha un Figlio. E questo Figlio รจ un bambino debole, povero e profugo. ร improbabile che possa compiere quello per cui รจ venuto al mondo. Eppure โimprevedibilmenteโ ce la fa.
Molte volte la nostra vita ci suggerisce che forse รจ improbabile che ci sia davvero un senso a tutto. Che esista davvero qualcosa che ci renderร felici. Che esista giustizia per tutti gli oppressi della storia. Consolazione per chi soffre in maniera innocente. Pace per chi vive lโinquietudine delle cose brutte.
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Eppure la nostra fede ci ricorda che โimprevedibilmenteโ questo puรฒ accadere. Ecco perchรฉ il Natale รจ una festa di immensa speranza: perchรฉ ci fa attendere a occhi spalancati lโarrivo di quellโโimprevistoโ che cambia il finale di una partita quasi persa.
Ma questo imprevisto non viene nella โgloriaโ, ma nella โfragilitร โ e nella โpovertร โ della nostra condizione umana. Per questo auguro a me e a tutti di tener sempre da conto la nostra umanitร , anche se fragile, anche se ferita, anche se debole, anche se a volte indegna, perchรฉ in essa Cristo รจ voluto nascere.
Buon Natale.
Autore: don Luigi Maria Epicoco
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