Messa del giorno (Giovanni 1,1-18)
I profeti sono quasi sempre gente strana, o almeno cosรฌ ce li immaginiamo. Persone sempre alle prese con enigmi, visioni, parole contorte. Ma Giovanni Battista รจ un profeta sobrio. Non ha particolari complicanze, e non sottopone i suoi uditori a enigmi irrisolvibili. Giovanni Battista รจ un profeta sui generis.
La sua profezia รจ tutta racchiudibile nel suo dito indice: โvedendo Gesรน venire verso di lui disse: ยซEcco lโagnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo! Ecco colui del quale io dissi: Dopo di me viene un uomo che mi รจ passato avanti, perchรฉ era prima di me. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare con acqua perchรฉ egli fosse fatto conoscere a Israeleยปโ.
La vera profezia รจ indicare lโessenziale. E si ha sempre bisogno di qualcuno che ci indichi costantemente ciรฒ che conta. La vita ci porta quasi sempre a perdere di vista lโessenziale, a correre dietro le cose urgenti che poi sono quasi sempre futili. La profezia vera non ci dice cose nuove, ma cose vere nascoste al fondo di quelle che ci sembrano essere sempre le stesse cose.
Ci si puรฒ annoiare pensando alla nostra routine. Delle volte ci stanchiamo di quelle persone che sono cosรฌ familiari da non vederle nemmeno piรน a causa dellโabitudine. La nostra vita รจ come un quadro famoso che perรฒ guardato a lungo non suscita piรน nessun stupore o meraviglia. La vera profezia รจ sapersi accorgere della novitร che รจ sempre nascosta nello stesso.
Gesรน non รจ qualcosa fuori dalla nostra vita. Gesรน รจ qualcosa nascosto al centro di questa nostra vita che pare essere cosรฌ scontata, cosรฌ conosciuta, cosรฌ poco appagante. ร la sensazione che si prova quando innamorandosi di qualcuno, ci sembra che tutto sia nuovo e bello, quando invece รจ sempre tutto uguale. Ciรฒ che รจ cambiato รจ il nostro sguardo.
Lโamore lo ha reso in grado di guardare la vita che non riuscivamo piรน a vedere. Giovanni sa guardare la vita che non riusciamo piรน a vedere, per questo รจ profeta: โE io ho visto e ho reso testimonianza che questi รจ il Figlio di Dioโ.
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Autore: don Luigi Maria Epicoco
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