โPoi si avvicinarono alcuni sadducei, i quali negano che ci sia risurrezione, e lo interrogaronoโ.
Tutto il cristianesimo si poggia su unโunica cosa: la resurrezione di Cristo. Un cristianesimo senza la resurrezione non รจ piรน cristianesimo. Puรฒ avere mille valori, mille lati positivi, invogliare a fare il bene, ad amare, a lasciarsi amare, a porgere lโaltra guancia, a compiere miracoli, a stare vicino alla gente, ad essere motivo di aiuto per tanti, ma รจ la resurrezione lโunico grande pilastro su cui la nostra fede regge o cade.
Ecco perchรฉ lโinterrogativo dei sadducei del Vangelo di oggi riguarda in veritร ognuno di noi in maniera essenziale. Tu credi che Gesรน sia risorto dai morti? Credi nella resurrezione? Nessuno puรฒ rispondere per un altro. Ciascuno deve domandarsi se fa o no parte della setta dei sadducei. Ma forse il Vangelo di oggi ci aiuta a chiarire un grande fraintendimento sulla resurrezione.
Pensare che essa sia semplicemente la stessa vita di oggi semplicemente liberata dagli ingombri dei problemi e della morte, allora si sbaglia completamente. Una vita retta dalle medesime logiche di possesso (pensate alla povera moglie del vangelo di oggi) sarebbe solo un inferno, non un paradiso.
La resurrezione รจ una โvita nuovaโ, una vita radicalmente diversa che si innesta su questa nostra vita. Esattamente come la spiga di grano รจ qualcosa di infinitamente diverso dal seme eppure nasce da lรฌ. Come la farfalla che รจ radicalmente diversa dal bruco, eppure nasce da lรฌ.
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La fede รจ credere nel campo di grano quando in mano hai solo una manciata di chicchi. ร sentire il profumo del pane quando รจ ancora inverno e il seme sembra solo scomparso. ร vedere piรน lontano del qui e ora e vivere con questa profonda memoria. ร la resurrezione di Cristo che dร una profonditร alla nostra vita, che la rende affidabile, degna, vivibile. Diversamente perchรฉ dovremmo accettare lโinverno, la fatica, lโattesa, lโassenza, se non ci fosse nessuna estate e nessuna mietitura?
โDio รจ dei vivi non dei morti, perchรฉ per lui tutti vivonoโ.
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Lc 20, 27-40
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, si avvicinarono a Gesรน alcuni sadducรจi โ i quali dicono che non cโรจ risurrezione โ e gli posero questa domanda: ยซMaestro, Mosรจ ci ha prescritto: โSe muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma รจ senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratelloโ. Cโerano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morรฌ senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e cosรฌ tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morรฌ anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarร moglie? Poichรฉ tutti e sette lโhanno avuta in moglieยป.
Gesรน rispose loro: ยซI figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono nรฉ moglie nรฉ marito: infatti non possono piรน morire, perchรฉ sono uguali agli angeli e, poichรฉ sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosรจ a proposito del roveto, quando dice: โIl Signore รจ il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbeโ. Dio non รจ dei morti, ma dei viventi; perchรฉ tutti vivono per luiยป.
Dissero allora alcuni scribi: ยซMaestro, hai parlato beneยป. E non osavano piรน rivolgergli alcuna domanda.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Fonte: LaSacraBibbia.net
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