don Luigi Maria Epicoco โ€“ Commento al Vangelo del 24 Novembre 2018

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โ€œPoi si avvicinarono alcuni sadducei, i quali negano che ci sia risurrezione, e lo interrogaronoโ€.

Tutto il cristianesimo si poggia su unโ€™unica cosa: la resurrezione di Cristo. Un cristianesimo senza la resurrezione non รจ piรน cristianesimo. Puรฒ avere mille valori, mille lati positivi, invogliare a fare il bene, ad amare, a lasciarsi amare, a porgere lโ€™altra guancia, a compiere miracoli, a stare vicino alla gente, ad essere motivo di aiuto per tanti, ma รจ la resurrezione lโ€™unico grande pilastro su cui la nostra fede regge o cade.

Ecco perchรฉ lโ€™interrogativo dei sadducei del Vangelo di oggi riguarda in veritร  ognuno di noi in maniera essenziale. Tu credi che Gesรน sia risorto dai morti? Credi nella resurrezione? Nessuno puรฒ rispondere per un altro. Ciascuno deve domandarsi se fa o no parte della setta dei sadducei. Ma forse il Vangelo di oggi ci aiuta a chiarire un grande fraintendimento sulla resurrezione.

Pensare che essa sia semplicemente la stessa vita di oggi semplicemente liberata dagli ingombri dei problemi e della morte, allora si sbaglia completamente. Una vita retta dalle medesime logiche di possesso (pensate alla povera moglie del vangelo di oggi) sarebbe solo un inferno, non un paradiso.

La resurrezione รจ una โ€œvita nuovaโ€, una vita radicalmente diversa che si innesta su questa nostra vita. Esattamente come la spiga di grano รจ qualcosa di infinitamente diverso dal seme eppure nasce da lรฌ. Come la farfalla che รจ radicalmente diversa dal bruco, eppure nasce da lรฌ.

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La fede รจ credere nel campo di grano quando in mano hai solo una manciata di chicchi. รˆ sentire il profumo del pane quando รจ ancora inverno e il seme sembra solo scomparso. รˆ vedere piรน lontano del qui e ora e vivere con questa profonda memoria. รˆ la resurrezione di Cristo che dร  una profonditร  alla nostra vita, che la rende affidabile, degna, vivibile. Diversamente perchรฉ dovremmo accettare lโ€™inverno, la fatica, lโ€™attesa, lโ€™assenza, se non ci fosse nessuna estate e nessuna mietitura?

โ€œDio รจ dei vivi non dei morti, perchรฉ per lui tutti vivonoโ€.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 20, 27-40
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, si avvicinarono a Gesรน alcuni sadducรจi โ€“ i quali dicono che non cโ€™รจ risurrezione โ€“ e gli posero questa domanda: ยซMaestro, Mosรจ ci ha prescritto: โ€œSe muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma รจ senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratelloโ€. Cโ€™erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morรฌ senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e cosรฌ tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morรฌ anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarร  moglie? Poichรฉ tutti e sette lโ€™hanno avuta in moglieยป.
Gesรน rispose loro: ยซI figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono nรฉ moglie nรฉ marito: infatti non possono piรน morire, perchรฉ sono uguali agli angeli e, poichรฉ sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosรจ a proposito del roveto, quando dice: โ€œIl Signore รจ il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbeโ€. Dio non รจ dei morti, ma dei viventi; perchรฉ tutti vivono per luiยป.
Dissero allora alcuni scribi: ยซMaestro, hai parlato beneยป. E non osavano piรน rivolgergli alcuna domanda.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Fonte: LaSacraBibbia.net

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