La fine di Gesù inizia con uno scroscio di applausi e complimenti. Sembra paradossale, ma quelle stesse mani che oggi battono e acclamano, tra qualche giorno si chiuderanno e grideranno “crocifiggilo!!”.
Gli ulivi diventeranno “spade e bastoni”.
I mantelli diventeranno “sputi e insulti”.
C’è qualcosa che bisogna temere più degli errori: sono i facili entusiasmi. E’ proprio a causa loro che delle volte accogliamo ciò che conta, ma è sempre a causa loro che delle volte lo facciamo fuori.
Quando le folle hanno ragione?
Quando dicono “Osanna” o quando gridano “Crocifiggilo”?
Ha ragione solo chi sa restare con Gesù nella buona e nella cattiva sorte.
Ha ragione solo chi sceglie Lui, e non ciò che pensano di Lui.
L’unico modo di vivere bene la Settimana Santa è “restare”. E’ prestarci a Lui come l’asino che oggi lo porta su di sé o come il Cireneo che tra qualche giorno lo aiuterà a portare la croce fin su al Calvario.
Restare con Lui.
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Autore: don Luigi Maria Epicoco
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