don Luigi Maria Epicoco โ€“ Commento al Vangelo del 24 Marzo 2019 โ€“ Lc 13, 1-9

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Forse รจ capitato anche a noi accendendo la televisione, sfogliando il giornale di leggere di brutte notizie. Cioรจ di leggere di storie di cronaca in cui รจ successo qualcosa di molto grave a qualcuno.

Il rischio รจ quello di pensare che queste cose accadono sempre agli altri e mai a noi. Gesรน inizia esattamente con dei fatti di cronaca nel racconto del Vangelo di questa terza domenica di Quaresima ma non perchรฉ vuole spaventare i suoi discepoli o la gente che lo ascolta ma semplicemente per ricordare a tutti che la vita รจ una cosa seria e quando meno ce lโ€™aspettiamo ci mette davanti a delle cose serie a delle cose grandi a delle cose gravose che richiedono da noi che cosa abbiamo fatto per che cosa abbiamo vissuto.

Se in questo istante qualcuno ci domandasse conto della nostra vita se in questo momento ciascuno di noi si ritrovasse faccia a faccia con la fine della propria esistenza, รจ lรฌ che quella domanda diventa una domanda scottante, una domanda che brucia molto spesso le chiacchiere per cui tante volte viviamo.

Allora forse il cambiamento che ci chiede questa terza domenica del tempo di Quaresima รจ quello di smettere di temporeggiare, quello di pensare che se dei cambiamenti dobbiamo operare dentro la nostra vita, se con qualcuno ci dobbiamo riconciliare, se una raddrizzata dobbiamo dare la nostra esistenza queste cose le possiamo fare domani, รจ oggi il tempo del cambiamento perchรฉ temporeggiare significa ritrovarsi poi quando meno ce lโ€™aspettiamo a dover rendere conto della nostra storia e a ritrovarci a mani vuote.

Eโ€™ bello che questa pagina del vangelo anche se cosรฌ dura, finisce con un gesto di pazienza. Quando Gesรน racconta questa parabola di questo fico dice โ€œdiamogli ancora tempoโ€, ariamolo, diamogli un anno di tempo , diamogli ancora unโ€™altra possibilitร  perchรฉ possa riscattarsi perchรฉ possa portare frutto.

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Eโ€™ un messaggio per ciascuno di noi domani mattina forse ci risveglieremo ancora una volta, ci sarร  data ancora la possibilitร  di vivere la nostra vita ma non cโ€™รจ data semplicemente perchรฉ Dio ci sta viziando, ma semplicemente perchรฉ ci sta dando ancora una volta la possibilitร  di concludere qualcosa di decidere per che cosa vogliamo vivere e di portare qualche frutto che mentre rende felici noi, puรฒ rendere felice anche Lui che ci ama.

Don Luigi Maria Epicoco - Commento al Vangelo della III Domenica di Quaresima (anno C)
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