Accaparrarsi i posti migliori è uno sport vecchio come il mondo, e la richiesta della madre dei figli di Zebedeo, riportata nel Vangelo di oggi, ne è una eloquente testimonianza:
«Di’ che questi miei figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno».
Ciò che agli occhi di questa donna sembra un affare in realtà agli occhi di Gesù appare con un realismo a lei sconosciuto:
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“Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?»”.
Fare ‘carriera’ con Cristo significa letteralmente fare la sua stessa fine, cioè abbracciare fino in fondo il mistero della Croce, perché è al fondo di quel mistero che è seppellito il giorno di Pasqua. Ma a nessuno piace morire, specie poi quando la morte riguarda soprattutto il “morire a noi stessi”.
Nessuno comprende la portata radicale del cristianesimo finchè non si scontra con la vertiginosa richiesta di Cristo di seguirlo nel cammino della Croce. Ma per convertirci a questo cammino c’è una strada specifica che è quella del servizio:
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«I capi delle nazioni, voi lo sapete, dominano su di esse e i grandi esercitano su di esse il potere. Non così dovrà essere tra voi; ma colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo, e colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà vostro schiavo; appunto come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti».
L’apice della carriera di un cristiano coincide con il dono di se agli altri. Servire è regnare.
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«Di’ che questi miei figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». La raccomandazione della madre dei figli di Zebedeo mette al centro il grande tema dei primi posti. È inutile nasconderci dietro un dito ma tutti in fondo siamo felici quando la vita e gli altri ci mettono in una situazione di vantaggio. C’è però una logica nuova che Gesù introduce, una logica su cui ogni cristiano deve costruire le scelte concrete della propria vita: «I capi delle nazioni, voi lo sapete, dominano su di esse e i grandi esercitano su di esse il potere. Non così dovrà essere tra voi; ma colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo, e colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà vostro schiavo; appunto come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti» […] Finisci di leggere qui.
✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Mt 20,20-28
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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