Credo che tutti noi abbiamo il dovere di festeggiare la nascita di Giovanni Battista perchรฉ nella sua storia ritroviamo una luce di speranza per ognuno di noi.
Ascolta โdon Luigi Maria Epicoco โ Commento al Vangelo del 24 Giugno 2024โ su Spreaker.ร la speranza di vederci riconosciuti nella nostra diversitร . Troppo spesso infatti siamo costretti a dover assomigliare a quello che gli altri dicono o si aspettano di noi. Giovanni Battista ha la fortuna di nascere in una famiglia che difende con i denti la sua unicitร :
โOtto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarรฌa. Ma sua madre intervenne: ยซNo, si chiamerร Giovanniยป. Le dissero: ยซNon cโรจ nessuno della tua parentela che si chiami con questo nomeยป. Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: ยซGiovanni รจ il suo nomeยป. Tutti furono meravigliatiโ.
Chi รจ unico e lo manifesta รจ sempre un poโ un agitatore, anche non volendolo. Giovanni pare esserlo stato anche nel grembo della madre Elisabetta. Quando Maria varca la soglia della sua casa e comincia a parlare, Giovanni immediatamente si mette a scalciare nel grembo di sua madre:
โAppena mi รจ giunto il tuo saluto โ dice Elisabetta- il bambino ha sussultato di gioia nel gremboโ.
E poi tutta la sua vita รจ stata sempre una vita strana, unica, e forse anche per questo affascinante. Nessuno come lui attirava la gente senza bisogno di grandi discorsi o di attrattive. Chi รจ pienamente se stesso รจ sempre misteriosamente affascinante e attrattivo.
Forse perchรฉ le persone cosรฌ ci fanno venire la nostalgia di voler essere anche noi allo stesso modo ma molto spesso non ne troviamo il coraggio. Ci vuole coraggio ad essere se stessi, ma รจ lรฌ la grande differenza e la nascita di ogni vero santo.
โColoro che le udivano, le serbavano in cuor loro: ยซChe sarร mai questo bambino?ยป si dicevano. Davvero la mano del Signore stava con luiโ.
Sarebbe una bella grazia da domandare oggi: il miracolo di essere noi stessi fino in fondo e sentirci accolti come tali.
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Autore: don Luigi Maria Epicoco
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