HomeVangelo del Giornodon Luigi Maria Epicoco - Commento al Vangelo del 23 Ottobre 2024

don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 23 Ottobre 2024

Commento al brano del Vangelo di: Lc 12,39-48

Che cosโ€™รจ la vigilanza? Gesรน la spiega con un immagine suggestiva ed efficace:

โ€œSappiate bene questo: se il padrone di casa sapesse a che ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti, perchรฉ il Figlio dell’uomo verrร  nell’ora che non pensateโ€.

Detto cosรฌ potrebbe sembrare che Gesรน voglia far leva sulla paura della morte per suscitare in noi lโ€™ansia dellโ€™attesa, ma in realtร  ci sta suggerendo un modo per vivere sempre aggrappati allโ€™essenziale: scegli e vivi come se fosse lโ€™ultima cosa che farai!

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Un simile ragionamento innanzitutto ci farebbe capire che molte cose che facciamo sono delle perdite di tempo. In secondo luogo pensare in questo modo significa smettere di rimandare ciรฒ che conta.

Ma perdere la vigilanza significa fare lo stesso ragionamento del servo che Gesรน cita nel suo discorso:

โ€œMa se quel servo dicesse in cuor suo: Il padrone tarda a venire, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverร  nel giorno in cui meno se l’aspetta e in un’ora che non sa, e lo punirร  con rigore assegnandogli il posto fra gli infedeliโ€.

Dimenticarsi della propria morte significa ammalarsi di delirio di onnipotenza. Ricordarsi della propria morte ci ridimensiona, ci insegna piรน umiltร , ci spinge a scendere dai nostri piedistalli, e ci disarma da tutti quegli abusi di potere (materiali, affettivi, psicologici, spirituali) che mettiamo in atto solo perchรฉ giochiamo a sentirci i padroni della vita.

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Autore: don Luigi Maria Epicoco
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