don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 23 Febbraio 2023

2016

Tre cose Gesรน ci dona nel Vangelo di oggi: la veritร  su se stesso,

โ€œIl Figlio dell’uomo, disse, deve soffrire molto, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere il terzo giornoโ€.

Poi la condizione che rende un discepolo tale:

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โ€œSe qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi seguaโ€.

E il metodo che rende possibile la salvezza vera della nostra vita:

โ€œChi vorrร  salvare la propria vita, la perderร , ma chi perderร  la propria vita per me, la salverร โ€.

Tutti coloro che quindi cercano unโ€™esperienza di fede per mettersi al sicuro in realtร  dovrebbero meditare molto sul Vangelo di oggi che ci dice esattamente il contrario. Lโ€™esperienza di un credente รจ unโ€™esperienza di realismo disarmante. Se normalmente noi nascondiamo la testa sotto la sabbia come fanno gli struzzi, essere cristiani significa spalancare gli occhi con realismo sulla vita, su noi stessi, su ciรฒ che dobbiamo affrontare.

รˆ proprio da questo disincanto che puรฒ davvero iniziare la santitร . Infatti finchรฉ non ci scontriamo con i nostri limiti, con il male presente nel mondo, con la fatica di vivere controcorrente rispetto alla mentalitร  comune, abbiamo della fede solo una visione edulcorata. Ma Gesรน ci dice questo affinchรฉ nessuno si spaventi, o si scoraggi.

Sapere infatti in maniera preventiva la fatica che ci aspetta non ci fa rimanere male quando essa si presenta, e ci aiuta ad andare avanti sapendo che al fondo di quella fatica cโ€™รจ davvero un motivo per cui ne รจ valsa la pena.

Fonte


Commento al brano del Vangelo di: Lc 9,22-25
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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