Può la gelosia impadronirsi dei ragionamenti di un credente? Assolutamente si, e il Vangelo di oggi sembra darne testimonianza:
«Maestro, noi abbiamo visto uno che scacciava i demòni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato perché non ci seguiva».
Ascolta “don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 22 Maggio 2024” su Spreaker.La tentazione di escludere l’altro quando non è nella nostra zona di controllo è sempre forte, e quando ciò accade nella Chiesa è indice che ci troviamo in un ambiente chiuso. Un credente sa che lo Spirito soffia dove vuole, e agisce anche fuori dai nostri recinti.
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La vera domanda è se siamo disposti ad accorgerci dell’azione dello Spirito ovunque essa si manifesti e a lasciare che faccia ciò che ha in mente. C’è però un criterio di giudizio nel capire che è realmente opera dello Spirito, ed è Gesù stesso a darcene conto:
“Non glielo vietate, perché non c’è nessuno che faccia qualche opera potente nel mio nome, e subito dopo possa parlar male di me. Chi non è contro di noi, è per noi”.
Ecco come si fa a capire se è davvero lo Spirito: tutto ciò che viene da Dio non può poi parlare male di Cristo, e del Suo corpo, che come ci insegna San Paolo, è la Chiesa.
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Quindi nel proliferare di esperienze cristiane, carismatiche, movimenti mariani, apparizioni, gruppi di preghiera, l’unico modo che abbiamo di capire se sono davvero dalla parte di Dio è accorgerci se queste esperienze nel vivere la preghiera, i segni, e tutto ciò che li caratterizza, alla fine non si pongono al di fuori della Chiesa stessa, mettendosi contro Cristo stesso.
E delle volte si possono dire molti rosari, fare grandi pellegrinaggi, partecipare a raduni immensi di fedeli e poi sentire parlare male del Papa, dei Vescovi, della Chiesa, mettendo in maniera diabolica insieme chiavi di lettura distorte della realtà.
I veri santi possono anche criticare la Chiesa, ma non ne conosco nessuno che si sia messo fuori di essa, o peggio ancora che dica “sono io la vera Chiesa”. Uomini come Padre Pio o don Dolindo Ruotolo riderebbero di gusto davanti a certi profeti autoproclamatisi tali.
Autore: don Luigi Maria Epicoco
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