don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 22 Febbraio 2023

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Il tempo della Quaresima che si inaugura con il mercoledรฌ delle ceneri ci fa entrare in quel tempo tutto speciale che ci prepara alla Pasqua. E nessuno puรฒ resistere alla luce della Pasqua se non si รจ allenato alla luce stessa, se non ha rotto tutti i compromessi con il buio che lo abita. Ecco perchรฉ i quaranta giorni della Quaresima sono un formidabile aiuto a non sprecare la Pasqua.

Mi piace perรฒ pensare che il digiuno con cui si inaugurano questi giorni non sia un digiuno semplicemente fisico, ma bensรฌ un digiuno talmente piรน profondo che la questione del cibo รจ solo un grande memoriale di quello che davvero dovrebbe essere il nostro combattimento:

โ€œGuardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che รจ nei cieliโ€.

Il vero nodo รจ proprio nella dipendenza dallโ€™apparenza che affligge la nostra vita. Essa non รจ semplicemente una forma malsana di vanitร , ma bensรฌ un bisogno di sentirsi confermati, guardati, rassicurati dagli altri. Il problema perรฒ e che questo bisogno puรฒ diventare talmente tanto compulsivo da non farci vivere piรน la nostra vita ma solo la vita che lo sguardo e il giudizio degli altri ci impongono.

Smarriamo cosรฌ noi stessi, e dietro le nostre maschere si accumulano infelicitร , contraddizioni, frustrazioni che ci trasformano in ciรฒ che non vorremmo. La quaresima รจ cosรฌ un disintossicarci dallโ€™apparenza per recuperare la nostra autenticitร . Si arriva alla pasqua solo con la propria faccia, senza nessuna maschera.

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Il mercoledรฌ delle ceneri apre il grande tempo della Quaresima. Esso non รจ un tempo triste ma penitenziale. La differenza รจ importante perchรฉ la penitenza รจ purificarci da tutto ciรฒ che impedisce la gioia. Il nostro cuore a volte รจ incrostato di tante cose che lo appesantiscono. Cose che facciamo fatica a toglierci di dosso. Cose che non vogliono morire. Si ha allora bisogno di chiamare queste cose per nome e di togliere a esse ogni forma di sostentamento. Solo cosรฌ, come una cellula tumorale che non ha piรน possibilitร  di nutrirsi e quindi muore, allo stesso modo ciรฒ che ci impedisce di essere liberi deve morire in noi. Tutto il tempo della Quaresima ci aiuterร  ad accendere la luce su molti aspetti che solitamente teniamo occultati dentro di noi. […] Continua a leggere qui.


Commento al brano del Vangelo di: Mt 6,1-6.16-18
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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