HomeVangelo del Giornodon Luigi Maria Epicoco - Commento al Vangelo del 22 Aprile 2024

don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 22 Aprile 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 10, 1-10

Qual è l’interesse che ha Gesù nell’amarci? Nessuno. Ci ama senza un utile. Ci ama e basta. La categoria di gratuità a noi assomiglia a quella di infinito e di eterno. La nostra testa è incapace di capirla fino in fondo. Eppure è così.

“In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati”.

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Dobbiamo sempre diffidare molto da tutti coloro che si pongono nella nostra vita fingendosi Dio.

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Ovviamente quasi nessuno lo fa esplicitamente, ma solitamente ciò accade quando qualcuno vuole controllare, possedere, decidere al posto tuo, manovrare, porsi come senso della tua vita. A volte è qualcuno a far questo e altre volte è qualcosa come una carriera, una situazione, un successo, o peggio una paura o un’insicurezza.

Solo Cristo ci ama liberandoci. Gli altri o sono “segno” di Lui oppure sono “ladri e briganti”: “Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”. E la differenza è davvero sostanziale.

Cristo aumenta la tua vita, gli altri che giocano a fare Dio invece te la prosciugano. Cristo dà la vita, questi altri invece sono solo parassiti che vivono a spese della tua gioia e della tua libertà. Forse è davvero giunta l’ora di fermarsi e di capire fino in fondo chi è Dio e chi non lo è, chi ci ama e chi ci usa.

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Non è allora un atto di integralismo da parte di Gesù chiedere che solo uno sia il pastore, perché davvero solo uno lo è, cioè Lui. Certe cose nella vita sono esclusive e quando smettono di essere esclusive, smettono di essere anche decisive, e diventano anche pericolose.

Non tutto vale la pena, e nelle cose che valgono la pena c’è anche una gradualità. Non è indifferente dire chi ha il primo, il secondo, il terzo, il quarto posto e così via. Ogni cosa quando è al posto giusto allarga la vita, e ugualmente quando non è al posto giusto la restringe fino a farla diventare irrespirabile.

Fonte

C’è un’immagine suggestiva che Gesù usa nel Vangelo di oggi per parlare di se stesso: «In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza». […] Continua a leggere qui.


Autore: don Luigi Maria Epicoco
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