La storia vocazionale di Matteo è raccontata da lui stesso in questo brano del Vangelo di oggi che celebra proprio la sua festa. Matteo è un “misericordiato” per usare una parola cara a papa Francesco, cioè è uno che ha incontrato Cristo al margine di una vita che sembra ormai compromessa nella fama e forse anche nel desiderio.
Gesù passa e lo chiama senza mettere nessuna condizione preventiva. E colpisce anche la velocità di come risponde a questo appello, quasi a suggerirci che quando si incontra qualcosa di vero non bisogna mai tergiversare davanti ad esso. Matteo fa esperienza di una di quelle caratteristiche che fanno innervosire sempre il fariseo che ci abita, la gratuità.
L’amore di Gesù è gratuito, non lo si ottiene con nessun merito. È quello che Gesù cerca di dire alla fine del racconto:
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«Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».
Dio non si aspetta da noi chissà quali imprese o sacrifici. Vorrebbe da noi una cosa molto semplice, la misericordia, cioè un cuore che funziona. Matteo lo ha realizzato diventando evangelista. La sua scrittura è stato il modo attraverso cui ha fatto arrivare nei secoli successivi il cuore del Maestro, lo stesso che gli aveva salvato la vita.
Non c’è un unico modo di usare un cuore che funziona, sarebbe bello se ognuno di noi potesse scoprire il suo.
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ⓘ NUOVO COMMENTO DALLA PAGINA FACEBOOK
La festa dell’evangelista Matteo non è una festa qualunque, perché è la festa di uno di quei discepoli che più di molti altri hanno fatto l’esperienza dell’amore di Dio. E l’amore di Dio consiste in una cosa molto semplice: amare anche quando non conviene. Fidarsi di qualcuno anche quando è inaffidabile. Scommettere sulle cause perse. Perdere la faccia per qualcuno che nella vita ha già mostrato il peggio di sé. In pratica l’amore di Dio è un amore impopolare. Matteo è uno di questi, e Gesù senza prediche o condizioni chiama quest’uomo: “Andando via di là, Gesù vide un uomo, seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì”. […] Continua a leggere qui.
✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Mt 9,9-13
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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