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don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 21 Maggio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mc 9, 30-37

Il Vangelo di oggi ci ricorda che abbiamo un innato bisogno di affermazione.

โ€œQuando fu in casa, chiese loro: ยซDi che cosa stavate discutendo per la strada?ยป. Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse piรน grandeโ€.

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Anche senza accorgercene cerchiamo continuamente di essere riconosciuti, confermati, gratificati; e questo di per se non รจ cattivo. Comincia a diventare un problema quando tutta la nostra vita diventa un’insicurezza alla ricerca di conferme, di “primi posti”.

Cosรฌ Gesรน combatte questo virus del “carrierismo” proponendo l’antidoto dell’ultimo posto:

ยซSe uno vuole essere il primo, sia lโ€™ultimo di tutti e il servitore di tuttiยป.

Perchรจ solo uno che ha la libertร  di mettersi all’ultimo posto allora รจ davvero il primo, perchรจ รจ davvero libero di sedere in tutti i posti a partire dall’ultimo sino al primo.

Chi invece cerca i primi posti non ha la stessa libertร  di sedere ugualmente negli altri posti perchรจ in lui le logiche del “giudizio degli altri”, dell'”audience”, della “bella o brutta figura” hanno la meglio sulla sua libertร .

E cosรฌ sarร  “primo” ma infelice, quando invece davanti a Dio ciรฒ che conta รจ la gioia non il risultato. Noi non siamo il posto che occupiamo, noi valiamo a prescindere, e pensare di valere di piรน perchรฉ sediamo in quel posto รจ solo unโ€™illusione pericolosa.

Dobbiamo comprendere che il nostro valore รจ assoluto e non relativo.

โ€œE, preso un bambino, lo pose in mezzo e abbracciandolo disse loro: ยซChi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me; chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandatoยปโ€.

Cosรฌ con un solo gesto Gesรน fa comprendere la fonte di ogni nostro valore: la nostra fragilitร , la nostra delicatezza, che รจ la stessa di un bambino, รจ abbracciata da Cristo. In quellโ€™abbraccio non abbiamo piรน bisogno di fingere di essere lupi.

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Ci si esercita ad essere cosรฌ perรฒ imparando ad accogliere gli altri nella loro fragilitร . รˆ Gesรน stesso che accogliamo in quel momento. รˆ lรฌ che cambiano le prospettive.

Fonte

Il Vangelo di oggi ci ricorda che abbiamo un innato bisogno di affermazione. โ€œQuando fu in casa, chiese loro: ยซDi che cosa stavate discutendo per la strada?ยป. Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse piรน grandeโ€. Anche senza accorgercene cerchiamo continuamente di essere riconosciuti, confermati, gratificati; e questo di per se non รจ cattivo. Comincia a diventare un problema quando tutta la nostra vita diventa unโ€™insicurezza alla ricerca di conferme, di โ€œprimi postiโ€. Cosรฌย Gesรน combatte questo virus del โ€œcarrierismoโ€ proponendo lโ€™antidoto dellโ€™ultimo posto: ยซSe uno vuole essere il primo, sia lโ€™ultimo di tutti e il servitore di tuttiยป. Perchรจ solo uno che ha la libertร  di mettersi allโ€™ultimo posto allora รจ davvero il primo, perchรจ รจ davvero libero di sedere in tutti i posti a partire dallโ€™ultimo sino al primo. […] Continua a leggere qui.


Autore: don Luigi Maria Epicoco
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