Alzarsi in fretta per una donna che รจ allโinizio di una gravidanza non credo che sia proprio facilissimo. Tra nausee, giramenti di testa, sbalzi dโumore (chissร se anche Maria ne avesse), credo che ci sia dโammirare la forte volitivitร di questa donna. Corre, verso la casa della cugina Elisabetta. Va lรฌ per essere utile, per mettersi a servizio.
Sa bene che ogni vera vocazione รจ vera solo quando diventa utile agli altri e non quando si chiude in una beatitudine narcisistica. Le cose vere ci spingono ad uscire, a metterci in gioco, a lasciare le rassicurazioni, a rischiare, a metterci in cammino, a fare qualcosa per gli altri. Il viaggio รจ la prova del nove che Maria ha ricevuto una vocazione.
Non si รจ โsistemataโ, come dice volgarmente il popolo per dire che ha trovato una maniera per stare bene. Le vocazioni vere non ci โsistemanoโ, anzi ci mettono in uno stato di vera precarietร perchรฉ il viaggio รจ una cosa piรน faticosa e pericolosa di uno starsene chiusi in un garage. Noi non dobbiamo trovare garage dove โsistemarciโ , (fossero garage in forma di matrimoni o di colletti da prete o di posti di lavoro rassicuranti), noi dobbiamo chiedere al Signore di donarci una vocazione, cioรจ un viaggio.
Un viaggio tutto nostro, forse precario, ma cosรฌ tremendamente vero e bello. Dobbiamo domandare al Signore qualcosa per cui valga la pena rischiare, fare qualcosa, mettere in discussione tutto. Cercare la nostra vocazione significa trovare anche ciรฒ che rende la nostra vita utile anche al resto dell โuniverso. Perchรฉ aveva ragione San Tommaso nel dire che โil bene รจ diffusivoโ, cioรจ si propaga.
Quando una persona รจ felice fa bene anche agli altri starle accanto, come purtroppo anche il contrario. Chi vive come Maria puรฒ solo portare gioia agli altri, e il Vangelo lo dice benissimo: โEcco, appena il tuo saluto รจ giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio gremboโ. ร la gioia la prova del nove se abbiamo o no trovato la nostra vocazione. ร gioia che proviamo, ed รจ gioia che prova chi ci incontra.
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Commento di don Luigi Maria Epicoco.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1, 39-45
In quei giorni Maria si alzรฒ e andรฒ in fretta verso la regione montuosa, in una cittร di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarรฌa, salutรฒ Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultรฒ nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamรฒ a gran voce: ยซBenedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto รจ giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nellโadempimento di ciรฒ che il Signore le ha dettoยป.
Parola del Signore