“Il Signore è con te”.
Quasi mai ci fermiamo a riflettere sulla potenza di questa parola. Se il Signore è con noi – dirà San Paolo – chi sarà contro di noi? Tutta la nostra vita può essere trasfigurata da questa consapevolezza. Ciò che normalmente ci blocca è la sensazione di solitudine e abbandono che ci fa sperimentare il peso della vita tutto sulle nostre spalle.
Quando ci sentiamo soli ogni cosa diventa insostenibile e scompare ogni possibilità di poter gustare la vita. Così al posto della gioia subentra l’ansia, al posto della gratitudine subentrano le preoccupazioni, al posto del coraggio si fa spazio la paura. Basta guardare un bambino piccolo: egli non confida in se stesso ma nella presenza della propria madre e del proprio padre. Se loro ci sono e gli tengono la mano egli può tutto.
Ma basta una loro eclissi per far nascere dentro di lui un buio di disperazione. Ecco perché l’angelo si rivolge a Maria con questa rassicurazione preventiva. Ella non capirà molto (o tutto) di ciò che le sarà annunciato. Inevitabilmente sorgeranno in lei domande e confusione. Ma potrà dire
“Eccomi”
perché la fonte della sua forza risiede in questa certezza: Il Signore è con lei. Oggi il Vangelo guarda ciascuno di noi negli occhi e ci dice: “Coraggio! Il Signore è con te!”. Lasciamoci raggiungere da questa buona notizia.