Oggi il vangelo ci racconta lโinizio della storia a partire perรฒ dal punto di vista piรน privilegiato di tutti che รจ quello di Maria. Infatti la visuale migliore da cui poter guardare il mistero di Cristo e comprendere il vangelo รจ sempre Maria. E lo รจ per un motivo molto semplice: รจ la madre.
Chi piรน di lei puรฒ capire, raccontare e testimoniare chi รจ Gesรน? Ma il suo concepimento รจ avvenuto non in un contesto di eroica accoglienza, ma di umano stupore e confusione. Infatti dopo aver udito lโannuncio dellโangelo, la reazione di Maria รจ umanissima: <<A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. (โฆ) Allora Maria disse allโangelo: โCome รจ possibile? Non conosco uomoโยป. Se Maria reagisce con un turbamento e una serie di domane alle parole dellโangelo, mi domando perchรฉ temiamo quando la nostra fede ci mette in crisi e fa nascere dentro di noi mille domande.
ร errato pensare che avere fede significa non avere piรน domande o turbamenti. Avere fede significa viversi i turbamenti e le domande con la fiducia che qualcuno prenderร a cuore quel timore e quella confusione. Maria nella sua crisi non si ripiega su se stessa, ma si lascia guidare. Maria sa ascoltare seppur nella crisi, non si tura le orecchie. Anzi al termine proprio di questo incontro usa la sua libertร fino alle estreme conseguenze: <<Allora Maria disse: โEccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai dettoโ.
E ci insegna cosรฌ che per capire fino in fondo la vita bisogna ad un certo punto prendere delle decisioni. La vita spirituale non รจ semplicemente analizzare le cose, ma รจ mettersi a leggerle fino ad arrivare allโintuizione che cโรจ qualcosa che dobbiamo fare noi. Maria mette il suo sรฌ, nonostante i dubbi e le paure, e grazie a Lei inizia una storia completamente nuova. Il Verbo, infatti, si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi. Quando la libertร delPuomo si allea con la grazia di Dio viene sempre fuori un fatto nuovo, una storia nuova, una storia di salvezza.
Commento di don Luigi Maria Epicoco.
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1, 26-38
In quel tempo, lโangelo Gabriele fu mandato da Dio in una cittร della Galilea, chiamata Nร zaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: ยซRallรฉgrati, piena di grazia: il Signore รจ con teยป.
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. Lโangelo le disse: ยซNon temere, Maria, perchรฉ hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesรน. Sarร grande e verrร chiamato Figlio dellโAltissimo; il Signore Dio gli darร il trono di Davide suo padre e regnerร per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrร fineยป.
Allora Maria disse allโangelo: ยซCome avverrร questo, poichรฉ non conosco uomo?ยป. Le rispose lโangelo: ยซLo Spirito Santo scenderร su di te e la potenza dellโAltissimo ti coprirร con la sua ombra. Perciรฒ colui che nascerร sarร santo e sarร chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anchโessa un figlio e questo รจ il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla รจ impossibile a Dioยป.
Allora Maria disse: ยซEcco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parolaยป. E lโangelo si allontanรฒ da lei.
Parola del Signore